- PALERMO - Sei nuovi alberi, cinque ulivi e un mandorlo,
saranno messi a dimora all'interno del giardino Quarto Savona
Quindici, sotto la stele che ricorda la strage di Capaci, ed
ognuno di loro porterà una targhetta con un nome: Paolo
Borsellino, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li
Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi. A donarli la segreteria
nazionale del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti
per ricordare il venticinquesimo anniversario dell'eccidio di
via D'Amelio. La cerimonia di piantumazione, organizzata da Tina
Montinaro, dal Movimento dei poliziotti e dal comune di Isola
delle Femmine, si svolgerà mercoledì 19 luglio, dalle ore 10.
"Il giardino non appartiene solo a chi ha perso i propri cari
nella strage di Capaci - spiega Tina Montinaro - ma a tutte le
vittime del dovere, d'ora in poi chiunque potrà ricordare chi
non c'è più donando un albero. I nostri familiari sono stati
strappati alla vita con violenza, ritengo che sarà più difficile
uccidere un albero, e se così fosse lo sostituiremo con un
altro". Capaci e via D'Amelio uniti dunque dal filo della
memoria. "Non possiamo e non vogliamo dimenticare i nostri
colleghi - aggiunge Antonino Alletto, segretario generale
nazionale di MP - e riempire quel giardino di alberi e piante è
il nostro desiderio. I loro nomi sui quei fusti diventeranno
l'emblema della lotta alla mafia e l'affermazione dei principi
di libertà, legalità e giustizia". Al questore di Palermo,
Renato Cortese, sarà affidato il compito della piantumazione
dell'albero di mandorlo intitolato ad Emanuela Loi, a Tina
Montinaro quello del giudice Borsellino, a Manfredi Borsellino
quello del caposcorta Agostino Catalano, a Vittorio Costantini,
segretario nazionale di MP, quello di Claudio Traina, a Stefano
Bologna, sindaco di Isola delle Femmine, quello di Vincenzo Li
Muli, e a Giovanni Assenzio, segretario provinciale MP Palermo,
quello di Walter Eddie Cosina.
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