- BISCEGLIE (BARLETTA-ANDRIA-TRANI) - "L'allungamento dei
tempi di prescrizione è una delle critiche mosse, ed è una
posizione speculare a quella in base a cui i tempi sono ridotti,
determinando la morte di procedimenti anche dopo sentenze di
secondo grado. Certo, è difficile arrivare a un equilibrio,
vedremo se l'equilibrio che il legislatore ha ritenuto di
individuare nelle disposizioni di recente emanate, sarà
sufficiente per salvaguardare la effettività degli esiti del
processo penale e, nel contempo, di evitare di dilatarne i
tempi". Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini,
a margine di Digithon a Bisceglie, rispondendo ai giornalisti
che gli chiedevano della previsione di allungamento dei tempi di
prescrizione nella riforma del processo penale.
"Certo - ha spiegato Legnini - sarebbe paradossale che a
seguito di una riforma si allunghino i tempi, ma io ho fiducia
che ciò non accada".
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