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On line 90% atenei, nodo Medicina

On line 90% atenei, nodo Medicina

Consiglio Stato accoglie ricorsi. Studenti,stop accessi limitati

ROMA, 01 aprile 2020, 08:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Arriva dal mondo universitario la migliore performance sulla didattica a distanza: ben più del 90% delle università ha erogato, dal momento della chiusura degli atenei, la formazione online, con alto gradimento da parte degli studenti. Se si guarda alle attività, il 94% delle lezioni sono state impartite online, con accesso alle piattaforme da parte di 1 milione e 200 mila studenti, a fronte di un totale di iscritti alle università italiane pari a 1 milione e mezzo circa. E sono stati svolti online 70 mila esami solo nel primo mese oltre a numerosissime lauree da nord a sud. I numeri li ha snocciolati oggi Gaetano Manfredi, Ministro dell'Università e della Ricerca, nel corso del suo intervento al Digital Talk organizzato dalla Fondazione Ottimisti e Razionali. Il successo della didattica on line degli atenei lascia qualche apertura anche ad un allargamento delle rigide maglie imposte dai test nelle università a numero chiuso, in particolare a Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. I test si faranno anche quest'anno a partire dal 1 settembre ma si prevede un aumento di posti a disposizione delle matricole che potrebbe arrivare a circa 13.500. A questo si aggiunge l'abolizione dell'esame di Stato per Medicina avvenuta con il decreto Cura Italia, che porta subito in corsia 10mila giovani. In queste ultimi giorni poi il Il Consiglio di Stato ha accolto alcuni ricorsi con i quali consente lo scorrimento in graduatoria e quindi l'ingresso di studenti che avevano fatto il test per entrare nelle facoltà di Medicina e Chirurgia ma che avevano dovuto rinunciare a frequentare per mancanza di posti. Si tratta di una quota tra i 200 e i 300 posti riservati a studenti extracomunitari che però non hanno partecipato alle selezioni. E c'è di più: il Consiglio di Stato, prendendo atto dell'aumento per il prossimo anno di 2000 posti assegnati alla facoltà di Medicina, apre nuove possibilità anche per l'anno in corso consentendo agli studenti ricorrenti di potersi immatricolare in virtù del proprio punteggio e della propria posizione in graduatoria. Per il coordinatore dell'Udu, l'Unione degli Universitari, Enrico Gulluni e per l'avvocato Michele Bonetti, che ha sostenuto alcuni degli studenti ricorrenti, "Gli ingressi a Medicina sono a maggior ragione consentiti oggi, vista la situazione che stiamo vivendo e l'avanzamento della didattica online a distanza che supera i limiti della capienza strutturale a cui in modo illegittimo alcune università in questi anni si sono richiamate". In effetti il Consiglio di Stato, nell'accogliere il ricorso di un ricorrente, scrive: "..considerato che non è più ipotizzabile un problema di minore o insufficiente offerta formativa per inadeguata ricettività strutturale, dal momento che è ormai esplicitamente consentita una più efficace ed economica didattica a distanza, utile a sostituire, se unita ad idonea dotazione tecnologica, la frequenza ai corsi e alle esercitazioni svolti in modalità frontale: le Università in particolare sono autorizzate a predisporre corsi ed esami on line e non solo per il periodo dell'emergenza Covid 19 come prevede il Dpcm del 4 marzo scorso. "Riteniamo che sia arrivato il modello di ripensare il modello d'accesso ai corsi di laurea di Area medica e sanitaria verso una direzione di apertura, che risuulta sempre più necessario anche per ridare ossigeno al SSN, avviando un percorso partecipato con le Università e con le organizzazioni studentesche", sostiene Gulluni. Anche per il Codacons il numero chiuso a Medicina va abolito.
   

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