"La povertà rischia di creare un dislivello di cittadinanza soprattutto nelle periferie delle nostre grandi città, tutto ciò a causa di fattori geografici, economici e sociali. Ma uno Stato non può accettare questa situazione, per questo il tema delle periferie per la scuola è legato alla elusione scolastica e alle diseguaglianze": lo ha riferito in commissione periferie della Camera dei Deputati la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.
"La scuola nella storia della Repubblica si è sempre prodigata, in nome dell'articolo 3 della Costituzione, per essere il centro di progetti di riscatto. Il sistema scolastico nelle nostre periferie - ha aggiunto la ministra Fedeli - è parte della nostra attivazione sociale, anche grazie a numerosi collegamenti con gli enti locali. Esiste una connessione tra fallimento formativo e povertà educativa, per questo - ha sottolineato - servono politiche di sistema capaci di permettere la diffusione dell'istruzione a tutti i cittadini, consentendo loro di emanciparsi. La scuola deve diventare un agente effettivo di cambiamento anche rispetto all'obiettivo 4 dell'agenda 20-30 delle Nazioni Unite, per questo il nostro obiettivo è il superamento di tutte le condizioni di povertà e di disuguaglianza presenti nel nostro territorio e nelle nostre città", ha concluso Fedeli.
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