"Circa 1 minore su 4 è considerato a
rischio di dispersione per il numero eccessivo di assenze
ingiustificate (più di 3 al mese) o perché non frequenta la
scuola dall'inizio dell'anno scolastico; in caso di interruzione
della didattica per dei periodi di quarantena nella regione o
nel singolo istituto scolastico, 1 bambino su 2 avrebbe
difficoltà a seguire le lezioni con la didattica a distanza;
anche tra i minori che frequentano regolarmente, le ore di
scuola effettive sono molto ridotte. Si pensi che una scuola su
9 ha osservato un orario ridotto fino al mese di dicembre". E'
quanto emerge da una inchiesta condotta su un campione di 2.800
minori che frequentano i centri pomeridiani della Comunità di
Sant'Egidio in 12 regioni italiane che ha avuto l'obiettivo di
stimare la dispersione scolastica in Italia causata dalla
pandemia di Covid.
I risultati dell'inchiesta vengono presentati oggi alla
stampa dal presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco
Impagliazzo. Altro dato allarmante ad emergere è quello per cui
"il rischio di dispersione è 3 volte più alto nelle regioni del
Centro-Sud rispetto al Nord della penisola".
I minori che frequentano i centri pomeridiani gestiti dalla
Comunità, conosciuti come "Scuole della Pace", appartengono a
533 scuole elementari o medie.
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