(di Chiara Acampora)
Più di otto genitori su dieci,
alle condizioni attuali, sono favorevoli al ritorno in classe a
settembre: il 51,1% solo se il Ministero dell'Istruzione
adotterà regole di sicurezza idonee e il 34,4% in ogni caso
perché considera la didattica in presenza non sostituibile con
la DaD. È la fotografia scattata da un sondaggio condotto da IZI
in collaborazione con Comin & Partners sul punto di vista dei
genitori riguardo alla riapertura delle scuole a settembre alla
luce del Covid 19.
Dall'indagine, effettuata su un campione di circa mille
persone, emerge che complessivamente sei genitori su dieci (il
60,8%) con figli alla scuola primaria o secondaria valutano
positivamente la didattica a distanza nella scuola del figlio e,
nello specifico, il 50,5% la valuta abbastanza positivamente e
il 10,3% molto positivamente. Giudizio negativo, invece, dal 39%
degli intervistati.
Tra gli aspetti maggiormente positivi della didattica a distanza
per poco più della metà dei genitori il fatto che sia l'unico
strumento che consenta di non interrompere l'insegnamento, per
il 15,7% che permette di sperimentare nuove metodologie
didattiche e per il 12,4% che sia un'opportunità per migliorare
le competenze digitali.
Tra gli aspetti negativi, invece, il 25,3% degli intervistati
individua la mancanza di un confronto diretto e di rapporti
interpersonali mentre per il 22,1% aumenta le disuguaglianze
tra studenti per mancanza di mezzi tecnologici o carenze di tipo
infrastrutturale come problemi di connessione. Mentre il 21,1%
sottolinea che gli insegnanti non sono sufficientemente
preparati per proporre la didattica con questa metodologia e il
13,9% che impegna maggiormente la famiglia nel seguire
l'attività di studio dei figli.
Secondo il sondaggio IZI alle condizioni attuali è favorevole
al ritorno in classe a settembre l'85,5% dei genitori: il 51,1%
solo se il ministero adotterà regole di sicurezza idonee e il
34,4% in ogni caso perché la didattica in presenza non è
sostituibile con la DaD. Il 14,5% dei genitori non è invece
d'accordo col ritorno dei figli nelle scuole perché non ritiene
possibile garantire condizioni di sicurezza idonee legate a un
possibile contagio da Covid-19. Tra le possibili soluzioni per
un ritorno a scuola in sicurezza individuate dai genitori
intervistati: classi meno numerose (45,1%), ampliamento degli
spazi per garantire distanziamento (36,1%), banchi singoli
(33,5%), uso delle mascherine nelle aree comuni (29,6%),
organizzazione di alcune lezioni in spazi aperti (17,8%) e turni
differenziati o giornalieri grazie a lezioni più brevi (15,7%).
Per quanto riguarda invece le misure che secondo i genitori
dovrebbe adottare il ministero dell'Istruzione in caso di nuovo
consistente incremento della curva del contagio: per il 62,5%
degli intervistati dovrebbe organizzare nuovamente la didattica
a distanza, per il 29,8% la didattica in presenza dovrebbe
continuare comunque e per il 7,7% le lezioni andrebbero sospese
e recuperate successivamente.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA