(di Daniela Giammusso)
Velocità. Sostenibilità. L'intelligenza artificiale. Connessioni. Ovvero il nostro futuro, se sapremo rispondere al presente e immaginare il nostro domani. È dedicato al tema della resilienza "The Road Ahead", edizione 2019 dell'Annual Report di Pirelli presentato oggi nel corso dell'Assemblea annuale del gruppo. Un appuntamento immancabile, ormai da dieci anni, per raccontare gli ultimi dodici mesi di storia aziendale andando oltre i soli numeri. Una piccola galleria di volumi che nel tempo ha "arruolato" talenti come la cartoonist Liza Donnelly e lo sceneggiatore Hanif Kureishi, il disegnatore Stefan Glerum e gli studenti di fotografia del Naba di Milano, la street artist brasiliana Marina Zumi e l'Emiliano Ponzi o, nell'ultima edizione, scrittori come Adam Greenfield, Lisa Halliday e J.R. Moehringer. Quest'anno il compito di arricchire l'Annual Report con testi inediti ed esclusive illustrazioni riflettendo sul tema della Resilienza è andato allo scrittore best seller Emmanuel Carrère, al saggista del New Yorker Magazine John Seabrook e al visual artist Selman Hoşgör. Ognuno a suo modo, i tre hanno indagato quella capacità di reagire positivamente agli eventi traumatici, propria anche di quelle aziende che, come Pirelli da quasi 150 anni, hanno dimostrato di mantenere e rafforzare la propria identità adattando costantemente il proprio modello di business, i propri prodotti e servizi all'evoluzione del contesto in cui operano. Un'idea, quella di indagare il tema della resilienza, nata prima dei cambiamenti imposti dal Covid-19, ma che oggi diventa inevitabilmente una riflessione anche sull'emergenza che stiamo vivendo e su come questa ci cambierà. A partire dal mestiere di scrittore. "Siamo rimasti tutti basiti davanti al crollo delle Torri Gemelle", riflette Carrère nel suo, personalissimo "Midi à sa porte (Mezzogiorno alla porta di casa)". "Nessuno scrittore ha pensato che il suo romanzo su un triangolo amoroso o sui primi disinganni della sua infanzia fosse divenuto antiquato dopo l'11 settembre 2001. E allora? Allora, niente: continuo, correggo, do gli ultimi ritocchi al mio libro sullo yoga - prosegue - E' la mia forma di resilienza". Poi, però, sulle pagine dedicate a una cena a casa di un amico, Bernard Maris, il futuro si affaccia. Si scherza sull'abitudine di baciarsi sulla guancia, in francese "embrasser". Un mese dopo Maris verrà ucciso nell'attentato a Charlie Hebdo. La nostalgia sale struggente, perché "quel tempo in cui si poteva esitare fra una stretta di mano e un bacio sulla guancia - scrive - siamo sempre di più a temere che sia finito, che non torni più, che anche dopo la fine del lockdown non ci potremo più embrasser". Dallo schermo di una videochat tra amici, in "The Zoom Brigata" Seabrook torna invece ai tempi del College e al Rinascimento italiano, svelando come proprio grazie al Decameron di Boccaccio, il libro più citato al tempo della nuova "peste" del 2020, scelse di scrivere e non diventò ingegnere come avrebbe preferito il padre. "Pensateci - dice agli amici raccontando la storia di quelle novelle - il mondo si avvia alla fine e, cinque anni dopo, appare quest'opera epica in prosa, il primo capolavoro della moderna letteratura occidentale. La morale della storia è: finché esisterà la narrazione, l'umanità avrà un futuro. Quale miglior esempio di resilienza umana?". Ad accompagnare i testi, le otto tavole di Selman Hoşgör, che nel suo stile divertente e dinamico interpreta le parole chiave che identificano Pirelli: dalla Velocity dei bolidi a quattro ruote alla Sustainability di un mondo che guarda alle energie rinnovabili. E poi Artificial Intelligence, Changes, City of Future, Connection, Resilience, Smart mobility. "Concetti - dice l'artista - all'ordine del giorno per Pirelli e per il mondo".
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Pirelli