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New York 'malata' di Covid, la città in declino?

New York 'malata' di Covid, la città in declino?

Il comico Jerry Seinfeld, basta piangere sul futuro della citta'

NEW YORK, 24 agosto 2020, 20:14

di Alessandra Baldini

ANSACheck

Coronavirus: altri 1.500 morti in Usa in 24 ore © ANSA/AFP

Coronavirus: altri 1.500 morti in Usa in 24 ore © ANSA/AFP
Coronavirus: altri 1.500 morti in Usa in 24 ore © ANSA/AFP

(di Alessandra Baldin) New York non e' morta, New York non e' finita a causa del coronavirus. Il comico Jerry Seinfeld replica alle "cassandre" secondo cui la Grande Mela e' una malata terminale e non si risollevera' piu' dalla pandemia.
    Il leggendario protagonista dell'omonima sitcom tv creata nel 1989 con Larry David rivoluzionando il modo di fare comicità in televisione, usa le pagine del "New York Times" per spiegare che l'energia della metropoli e' semplicemente entrata in sonno, pronta a svegliarsi una volta superata l'emergenza Covid. A scatenare l'ira di Seinfeld e' stato un articolo postato su LinkedIN da James Altucher in cui l'autore, un ex manager di hedge fund e proprietario di un comedy club tra 78esima e Broadway dove il comico a volte si e' esibito, fa il funerale alla New York che tutti, lui stesso compreso, ha amato alla follia. "Ora pero' New York e' completamente morta. 'Ma New York si e' sempre risollevata'. No, non stavolta", ha scritto Altucher, annunciando di essersi trasferito a Miami: particolare questo che ha scatenato l'indignazione di Seinfeld: "Immaginate essere in una vera guerra e avere questo tizio dalla vostra parte".
    Certo, i segnali per il futuro di New York non sono incoraggianti e da settimane vengono rilanciati sui media e sui social. Basta pensare ai 1.200 ristoranti chiusi probabilmente per sempre, o ai 13 mila appartamenti vuoti e offerti a prezzo di sconto. Midtown deserta perche' gli uffici sono vuoti, coi dipendenti che lavorano in remoto da casa cosi' come i guru di Wall Street trasferiti da mesi in Connecticut o agli Hamptons. E poi la criminalita' e i senzatetto in aumento, i trasporti pubblici in ginocchio, Broadway chiusa fino ad almeno a gennaio, i negozi vuoti, i musei che tentano timidamente la riapertura, ma al 25% della capacita'.
    "E' una spirale di morte", afferma Altucher citando siti Facebook nati nei mesi della pandemia per condividere esperienze della fuga da New York e che in pochi giorni hanno raccolto migliaia di seguaci. Seinfeld non e' cieco a questa realta' e ammette che New York sta attraversando "uno dei periodi piu' difficili degli ultimi tempi", ma contesta punto per punto l'argomentazione di Altucher e in particolare quella che i newyorchesi che lavorano in remoto segneranno la fine della citta': "Tutti odiano farlo".
    Quanto a lui, non abbandonera' mai New York: 'Questo stupido virus a un cero punto se ne andra'. Proprio come hai fatto tu, James. Noi continueremo ad avere New York e New York di sicuro tornerà a essere quella di prima grazie a tutti i veri, tosti newyorchesi che, a differenza di te l'hanno amata, capita, sono rimasti e l'hanno ricostruita".
   

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