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Tempo Libero

La scena New Soul dall'America all'Europa, otto nomi da sapere

Da Sharon Jones agli italiani Calibro 35

US soul and funk singer Sharon Jones © ANSA
  • di Paolo Biamonte
  • ROMA
  • 20 maggio 2020
  • 20:59

C'è una ricchissima scena New Soul che da tempo caratterizza la produzione musicale contemporanea.
    L'epicentro è naturalmente l'America ma quello che colpisce è che si tratta di un fenomeno trasversale che coinvolge anche l'Europa, e non solo, come da tradizione l'Inghilterra: oggi ci sono etichette discografiche indipendenti di alto livello in mezzo continente, innanzitutto in Italia vedi la Record Kicks, e band e artisti che vengono da paesi tipo Olanda, Portogallo, Finlandia che raramente compaiono nella geografia musicale.
SHARON JONES & THE DAP - KINGS - La citazione è d'obbligo perché Sharon Jones è stata la voce di quel movimento di musicisti di Brooklyn, catalizzati attorno alla Daptone Records, che di fatto ha generato il fenomeno di cui stiamo parlando. Per intendersi i Dap-Kings sono la band che suona in "Back To Black" di Amy Winehouse. Sharon Jones è stata una cantante trascinante e una donna che aveva un conto aperto col destino. Ha fatto la gavetta da corista, poi per vivere anche la guardia carceraria. La sua carriera da cantante di livello internazionale è iniziata dopo i quarant'anni: nel 2010 si è ammalata di tumore che, dopo un'apparente guarigione, se l'è portata via nel 2016. Ha lasciato una ricca eredità musicale fatta di gioiellini soul e di concerti pieni di passione e di qualità strumentale.
    NICK WATERHOUSE - Uno strano tipo questo trentacinquenne di Los Angeles, innamorato degli Animals e dei primissimi Who, quando Pete Townsend e soci si chiamavano High Numbers. Ha un'aria e un look tra Buddy Holly e il giovane professore da Ivy League ma nel sound squisitamente retro ma non privo di personalità non c'è niente di artefatto. Piuttosto è una riedizione aggiornata del suono fangoso e laid back del Sud, tipo Muscle Shoals Sound Studios (assolutamente da guardare il docufilm su questi studi avvolti nel mito , "Muscle Shoals, Dove nascono le leggende"), con un mix ad alta temperatura di R&B, Soul, Rock, il tutto condito da una voce piena di drive e canzoni originali che parlano al presente anche se sono piene di storia.
    MARTA REN - Marta Ren è di Oporto ed è una delle star femminili del soul funk indipendente europeo. Insieme ai Groovevelvets si è messa in luce con una musica che viene direttamente dai dischi dei grandi della Black Music. Marta è giovane e fascinosa, ha grande talento e un'attitudine molto rock: in questo contesto, avere un personaggio così come voce solista è quanto di meglio possa capitare a una band di Soul Maniacs.
    HANNAH WILLIAMS - E' uno dei grandi talenti della scena British. Viene da Bristol, la città del Trip-Hop, discograficamente parlando ha debuttato nel 2012 ma è nel 2015 che il suo nome è emerso sulla scena internazionale quando Jay-Z, per il suo brano "4:44", ha campionato "Late Nights and Heartbreaks", title track del secondo album della Williams.    Hannah ha tutto per diventare una star: voce, personalità, un'ottima band, The Affirmations, la capacità di allargare i confini del Soul per avventurarsi nel rock come nella Black Music contemporanea.
    THE TIBBS - Vengono da Amsterdam, sono sulla scena da una decina d'anni e sono cresciuti a pane e Soul Music. Sono molto divertenti, solidi, Elsa Bekman, la voce solista, sa il fatto suo e la loro musica riflette in pieno il sound dei giovani apostoli della Black classica.
    BOBBY OROZA - Viene da Helsinki ed è un personaggio che per la sua capacità di mescolare il Soul alle influenze chicane ricorda Willie De Ville. Figlio di musicisti, Bobby ha ereditato dal padre boliviano la passione per la musica latina, ha un look da crooner un po' consumato dalle notti troppo lunghe e una capacità di scrivere ballad dal fascino sorprendente.
    THE MONOPHONICS - Una band di San Francisco che è una delle realtà più originali di questa scena neo soul. Assolutamente da ascoltare la loro cover di "Bang Bang", il classico scritto da Sonny Bono. Rispetto a tutti i nomi citati finora, a caratterizzarli è una vocazione psichedelica molto vicina a certi gruppi degli anni '70, anche se non perdono mai la loro radice soul. Kelly Finnigan, voce, organo e tastiere, è un cantante sicuramente fuori dal comune che, tra l'altro, ha anche inciso un interessante disco solista. In Europa si sono fatti conoscere come backing band di Ben l'Oncle Soul, cantante francese che è a sua volta una star del genere e che merita di essere conosciuto.
    CALIBRO 35 - Un'eccellenza italiana, band di culto conosciuta a livello internazionale e ormai nome simbolo del movimento che si ispira alla musica dei poliziotteschi italiani degli anni '70 Formata da musicisti dal curriculum poderoso, la band mescola con disinvoltura funk, rock, jazz, rilegge brani di Morricone, Trovajoli e Bacalov, con un sound cinematografico che è la colonna sonora perfetta per la lettura di un bel romanzo hard boiled, magari di Giorgio Scerbanenco, dal cui libro è stato preso in prestito il titolo dell'album "Traditori tutti".

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