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Il Telepass ricaricabile: come e dove funziona

Il Telepass ricaricabile: come e dove funziona

Approfondimento sul telepass ricaricabile

06 febbraio 2015, 12:48

Redazione ANSA

ANSACheck

Se il servizio Telepass è storicamente nato per il “semplice” pagamento dei pedaggi nel momento del passaggio al casello di riscossione e limitatamente ad alcune aree della rete autostradale inizialmente localizzate intorno all’arteria principale della rete stessa ovvero l’Autostrada A1 Milano-Napoli, esso ha con il tempo esteso i propri ambiti sia dal punto di vista dell’area coperta sia dal punto di vista dei servizi e delle convenzioni offerte. Oggi Telepass funziona su tutta la rete autostradale italiana senza soluzione di continuità ed ha quindi come unico limite effettivo i confini nazionali. Con Telepass Family – ovvero con il pacchetto-base del servizio – è oggi possibile anche pagare anche il parcheggio in diverse aree di sosta convenzionate sia in zona urbana che in corrispondenza di stazioni ed aeroporti – ad esempio nelle Parking Zone della Malpensa – sia accedere a Zone a Traffico Limitato, come l’Area C di Milano trovandosi l’addebito direttamente nel proprio conto. Dal 2013 Telepass è utilizzabile anche per i pagamenti dei pedaggi autostradali in suolo francese ma limitatamente ai mezzi pesanti, anche se è in programma un progetto di armonizzazione e standardizzazione europea in tema di riscossione che potrebbe in un medio termine permettere l’utilizzo del medesimo apparecchio oltre che in Italia anche in Francia e Spagna.

Il pacchetto-base Telepass
Nell’opzione Telepass Family non esistono limiti di spesa o di utilizzo. Unico vincolo è quello di poter abilitare all’uso un massimo di due targhe e quello di rendere la fatturazione mensile invece che trimestrale nel caso in cui in un trimestre si sia superato il tetto di spesa di 258,23 euro: in questo caso la quota associativa diventa da 3,78 euro iva inclusa trimestrali a 3,72 euro sempre iva inclusa ma mensili, fino al rientro nei limiti di spesa prefissati. Un ulteriore plafond di 1,38 euro trimestrali, ovvero la metà del prezzo intero, è previsto per l’utilizzo di un secondo apparecchio Telepass nell’ambito di un unico contratto con l’attivazione dell’opzione Telepass Twin che presuppone, però, l’attivazione preventiva della tessera Premium. Un’ultima opzione è quella di attivare Telepass con Viacard, nel caso si sia in possesso di una Viacard di Conto Corrente. In questo caso non esiste alcun limite di spesa e l’apparato può essere utilizzato su qualunque veicolo senza alcun limite in fatto di targhe autorizzate.

Il Telepass ricaricabile
Il Telepass ricaricabile è invece un servizio che era stato lanciato in forma sperimentale nel 2006 ma che successivamente non è stato esteso nella rete autostradale rimanendo attivo solo nei tratti che erano stati oggetto della sperimentazione. Precisamente, il Telepass Ricaricabile si può utilizzare sull’intera A56,la Tangenziale di Napoli, sulla A1 nel tratto compreso fra Napoli e Caserta Sud, sulla A16 nel tratto Napoli-Pomigliano d’Arco, sulla A3 nel tratto compreso fra Napoli e Salerno, sull’intera A18 Messina-Catania, sull’intera A20 Messina-Palermo. Con tale tipologia di contratto, l’apparecchio non viene dato in comodato d’uso al cliente, ma viene fisicamente acquistato e rimane di sua proprietà con un costo di 49,90 euro. Può essere comprato direttamente nei Punti Blu all’interno dell’area in cui è funzionante e sopra riportata, nonché in alcune catene di Grande Distribuzione localizzate a Napoli, Caserta, Palermo, Messina e Catania. Le ricariche possono essere effettuate all’interno del sito Telepass, sia nell’area pubblica che in quella privata per i clienti registrati, oppure presso i Punti Blu o le tabaccherie e le ricevitorie SisalPlay nelle province interessate. L’apparecchio è leggermente diverso rispetto a quello tradizionale ed è dotato di un tasto che permette di visualizzare in ogni momento il credito disponibile.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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