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Usa, Coronavirus accelera trasformazione del mercato auto

Redazione ANSA ROMA

La diffusa crisi da Covid-19 che sta interessando gli Stati Uniti sta accelerando la trasformazione del mercato dell'auto, non solo nel contrastare la domanda in calo e per continuare a dare opportunità di sopravvivenza al mondo dei dealer, ma anche nei programmi a breve e medio termine da parte dei produttori.

Le Case automobilistiche - si legge in una analisi pubblicata dal sito specializzato Autoactu - stanno infatti 'assottigliando' le proprie gamme e riducendo, all'interno delle singole famiglie, le diversità, concentrandosi su fasce di modelli che sono già redditizi. Le cifre e i trend fatti registrare negli ultimi mesi indicano un calo delle vendite del 20% entro la fine del 2020, ma l'aspetto più significativo di questo studio è la pressione che la trasformazione del mercato possa portare entro 5 anni ad avere una quota del 75% di crossover e suv.

A livello di modelli, sono già state cancellate diverse gamme - tutte nella parte bassa dei segmenti - per cercare di migliorare i livelli di profitto in un contesto che vede una forte contrazione delle vendite. Evoluzioni che stanno portando alla scomparsa in Usa delle berline del segmento che in quel Paese viene definito B. Dopo l'abbandono della Fiesta da parte di Ford e la scomparsa della Chevrolet Sonic, ora è il turno della Honda che ha annunciato la fine della Honda Fit, conosciuta come Jazz in Europa, accompagnato dalla uscita dal portfolio nordamericano della coupé Civic a 2 porte.

Mercedes a sua volta ha fermato le vendite negli Stati Uniti della Classe A (venduta in quel mercato per circa 2 anni) a seguito - ha fatto sapere l'azienda - del rallentamento della domanda per le berline di lusso compatte. Una decisione e una dichiarazione interessanti in più di un modo.

Resta l'incognita della possibile trasformazione del mix dei motori legata alla forte crescita dei crossover e dei suv.

Secondo alcuni analisti, a fronte dell'aumento delle proposte 100% elettriche in questo ambito, ma senza immediati riscontri da parte del mercato - Tesla esclusa -, potrebbe riprendere quota la motorizzazione diesel, che è già stata annunciata da diverse Case (Cadillac e Jeep ad esempio).

Lo scopo è fornire, con basse emissioni di CO2 e inquinanti che sono ora al livello dei migliori benzina, quella coppia che piace tanto ai guidatori americani per accelerare sgommando all'ingresso nelle autostrade, per trainare rimorchi e comunque per avere prestazioni brucianti (scatto e riresa) entro i rigorosi limiti di velocità.

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