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Transizione elettrica, calo occupati ma nuove opportunità

Fraunhofer: -20% produzione, +6% IT, +5% R e +12% marketing

Redazione ANSA ROMA

 Uno degli effetti 'collaterali' della transizione verso la mobilità elettrica è quello rappresentato dal cambiamento nell'intere filiera della produzione e quindi dell'occupazione. E nel passaggio ad un product mix quasi completamente diverso - fronte di un'accelerazione dell'introduzione della tecnologia digitale nella produzione e dell'automazione delle attività manuali ripetitive - si verificheranno perdite di posti di lavoro comprese fra il 7 e il 20% e radicali cambiamenti nelle competenze richieste.

Uno studio commissionato da Volkswagen al Fraunhofer-Institut fuer Arbeitswirtschaft und Organisation IAO uantifica al traguardo del 2030 il mutamento nelle fabbriche e nelle strutture del Gruppo. Secondo Fraunhofer, è probabile però che le nuove aree dell'automazione comportino un aumento delle attività di pianificazione e amministrative necessarie per implementare e far funzionare queste future strutture con un aumento dell'occupazione fino al 3%.

Nel rapporto si legge anche che ''studi precedenti prevedevano perdite di occupazione comprese tra il 35 e il 62% nell'industria automobilistica tedesca entro il 2030 a seguito del passaggio all'elettromobilità. Con questo orizzonte temporale, lo studio considera sia le potenziali perdite di occupazione dovute all'elettromobilità nell'area della produzione di veicoli sia nell'area della produzione di componenti. Di conseguenza, le perdite di occupazione dovute all'elettromobilità nella produzione di veicoli saranno molto inferiori. L'area di produzione dei componenti sarà interessata in modo più grave, poiché la quantità di lavoro richiesta per il gruppo propulsore elettrico cadrà qui rispetto al gruppo propulsore convenzionale. Sono state quindi adottate contromisure strategiche in una fase iniziale in azienda per attutire gli effetti sull'occupazione derivanti dall'elettromobilità, ad esempio aprendo nuove aree di competenza come lo sviluppo e la produzione di celle di batteria. Per quanto riguarda il secondo driver, la digitalizzazione, la crescita dell'occupazione può essere prevista inizialmente anche a medio termine, poiché l'attuazione è molto complessa e richiede risorse corrispondenti''.

Lo studio Fraunhofer è stato costruito su uno scenario che prevede che il numero di veicoli convenzionali (con motori termici) diminuisca del 42% fino al 2029, mentre è previsto un aumento di tre volte nello stesso periodo del numero di veicoli elettrici. Con queste premesse, il volume di produzione dei modelli elettrici si avvicinerà a quella delle auto convenzionali già nel 2025.

Le valutazioni prevedono un calo di occupazione anche in tutta la struttura aziendale: nel settore acquisti ad esempio si potrebbe arrivare al meno 10%, nella finanza al meno 5 % e nelle risorse umane al meno 7%. Per contro le aree IT, sviluppo tecnico, vendite e marketing avranno una larga parte della responsabilità per il processo di trasformazione digitale all'interno di Volkswagen e assorbiranno più occupati: + 6% nell'IT, + 5% nello sviluppo tecnico e fino a + 12% nelle vendite e nel marketing. ''L'aumento della mobilità elettrica - conclude lo studio - influenzerà direttamente l'occupazione solo in modo limitato, ma fungerà da innesco e da catalizzatore per ulteriori miglioramenti in una varietà di settori''.  

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