ROMA - E' il sogno di ogni collezionista: trovare un'auto di grande valore che è rimasta ferma per decenni, coperta con un telone in un garage preferibilmente asciutto. E poi 'baciarla' per svegliare la bella addormentata.
La Ferrari 365 GTB/4 Daytona che verrà 'battuta' all'asta organizzata da RM Auctions il 14 marzo nell'ambito dell'Amelia Island Concours d'Elegance fa parte di questo ristrettissimo mondo di rarità. La storia di questa auto contraddistinta dal numero di telaio 14385 e dal motore 251 - come racconta Auto Motor und Sport - inizia nel marzo del 1971 quando Patrick, un uomo d'affari canadese, al rientro da una vacanza di sci a Chamonix, si sposta a Ginevra per iniziare il suo volo verso casa. Ma l'aereo per Toronto è in ritardo e Patrick ha tempo di visitare il Salone dell'Automobile (all'epoca ospitato in un ben più piccolo edificio nella città vecchia) dove, allo stand Ferrari, si imbatte nella Daytona. Il colpo di fulmine è immediato: il volo viene cancellato e Patrick, noleggiata un'auto, corre a Maranello per comprare la 'sua' 365 GTB/4 Daytona. Per 18.000 mila dollari ordina un esemplare verniciato in Rosso Rubino e interni con rivestimento in pelle bicolore nero e rosso. L'auto è pronta - per essere una Ferrari e in quei tempi - in poco più di tre mesi. Patrick vola di nuovo in Italia e ritira la sua fiammante Daytona direttamente in fabbrica. Per un mese resta in Europa, godendosi la guida della nuova Ferrari. Poi l'imbarco a Marsiglia sulla Queen Elizabeth II e i viaggio via mare a New York. La distanza che lo separa dal Canada, sua residenza, è breve ma arrivato in dogana Patrick scopre che l'importazione è difficoltosa a causa di problemi tecnici (l'auto non ha tutte le specifiche America).

Riesce comunque a portarla a Casa e la utilizza, alternandola ad altre vetture, per 18 anni con una percorrenza complessiva di 90mila km. Nel 1989, alla morte del padre, deve partire per l'Asia dove la famiglia ha un'azienda e decide dunque di mettere in 'letargo' la Ferrari Rosso Rubino. L'auto viene sollevata su blocchi di legno (per non ovalizzare le gomme) e coperta con uno spesso telone. Al rientro a Toronto nel 1995 degna la Daytona solo di uno sguardo e preferisce guidare una Mercedes 280 SL. La stupenda berlinetta disegnata da Pininfarina resta dunque ferma nel garage - viene ribattezzata 'Condo Sleeping Beauty' (la bella addormentata del condominio) con tanto di nastro 'Disco Rock' incastrato nel lettore di musicassette. Il tempo passa e Patrick, che nel frattempo ha compiuto 77 anni, si trova ad un bivio: investire una rilevante quantità di denaro per 'svegliare' personalmente la sua Daytona o venderla attraverso uno specialista. Ecco entrare in scena, lo scorso anno, gli specialisti di RM Auction che la rimettono facilmente in moto e la prendono in carico per portarla all'asta del prestigioso dell'Amelia Island Concours d'Elegance che si svolge nell'omonima isola sulla costa della Florida. La stima è di 750.000 dollari ma l'eccezionalità della storia di questa auto, ancora nelle condizioni originali, farà certamente salire il prezzo di assegnazione. I giornalisti di Auto Motor und Sport sottolineano però la presenza nel catalogo di RM Auction di un'altra Ferrari di maggiore valore: è una Ferrari 365 GTB/4 Daytona Spyder del 1972, con telaio numero 15417 che è rimasta Costruita da Scaglietti in soli 121 esemplari - e perfettamente restaurata, tanto da aver vinto il Platinum Award al Cavallino Classic 2013 - questa vettura potrebbe superare un prezzo di vendita superiore a 3,5 milioni di dollari.