ROMA - Le auto a guida autonoma potrebbero contribuire a ridurre considerevolmente gli incidenti stradali in Gran Bretagna, in ragione di 25.000 ogni anno, entro il 2030. Inoltre, lo sviluppo delle auto 'driverless' e della connettività a bordo potrebbe creare fino a 320.000 posti di lavoro, considerando, però, che alcuni autisti professionisti potrebbero perderlo. Sono proiezioni di una ricerca, riportata da Auto Express, fatta dalla società di consulenza KPMG e commissionata dalla SMMT - Society of Motors Manufacturers and Traders, cioè l'associazione britannica dei costruttori e concessionari di auto. Ma non è tutto, perché secondo KPMG, lo sviluppo delle nuove tecnologie porterebbe un nuovo giro d'affari di 51 miliardi di sterline.
Questi numeri seguono le ultime dichiarazioni ufficiali di George Osborne, Ministro dell'Economia britannico, che ha recentemente annunciato uno stanziamento di 100 milioni di sterline per finanziare i progetti di auto a guida autonoma nell'arco del 2015; quattro di questi dovrebbero partire proprio quest'anno. Il Governo britannico include nelle tecnologie per la guida autonoma un ampio spettro di dispositivi, che vanno da quelli per la connettività a bordo fino agli aggiornamenti sul traffico, passando per la ricerca automatica di un parcheggio disponibile. Poi c'è la frenata automatica di emergenza, un sistema così importante che il Ministro dei Trasporti, Robert Goodwill, ha spronato le case automobilistiche a renderlo di serie anche sui modelli base il più presto possibile. "Il potenziale delle auto connesse è immenso ed è certamente una delle priorità del nostro gruppo - ha dichiarato Mike Bell, Direttore delle tecnologie di connettività di Jaguar Land Rover - per questo stiamo investendo molto in queste tecnologie, per tradurle al più presto in realtà. Le auto diventeranno prime attrici nel mondo 'internet delle cose', l'esperienza di guida diventerà più semplice e sicura ma anche appagante".