WASHINGTON - Il dipartimento di giustizia Usa starebbe per presentare già oggi una causa civile contro Fiat Chrysler (Fca) dopo che le autorità hanno accusato la casa automobilistica italo-americana di aver usato un software che consente emissioni più alte degli standard in 104.000 veicoli diesel. E' quanto riporta Bloomberg. Il Dipartimento di Giustizia Usa, a nome dell'Agenzia per la Protezione Ambientale, ha citato in giudizio Fiat Chrysler con l'accusa di aver equipaggiato 104.000 veicoli diesel con un software che non era stato dichiarato agli ispettori durante le procedure di certificazione, aggiunge Bloomberg. Secondo l'accusa, con questo software venivano aggirati i controlli sulle emissioni inquinanti di alcuni modelli diesel e dunque viene chiesto di valutare eventuali sanzioni.
Fca è "contrariata dalla decisione" del Dipartimento di Giustizia americano di avviare l'azione legale sul dieselgate. La società "intende difendersi con forza, in particolare contro l'eventuale accusa che abbia deliberatamente tramato per installare impianti di manipolazione per aggirare i test sulle emissioni negli Stati Uniti". Lo afferma l'azienda in una nota. "Nonostante l'avvio della causa - si legge nella nota - la società continuerà a collaborare con l'Epa e il California Air Resources Board (Carb) per risolvere le preoccupazioni delle agenzie in modo rapido e amichevole". Fca ricorda di avere sviluppato "software di controllo delle emissioni aggiornati che ritiene risolvano le preoccupazioni dell'Epa e del Carb". L'azienda spiega che ha formalmente depositato presso le autorità competenti la richiesta di certificazione delle emissioni diesel relative al 2017 per i modelli diesel Jeep Grand Cherokees e Ram 1500. Previa approvazione da parte dell'Epa e del Carb, Fca Us - si legge nella nota - intende installare i software di controllo delle emissioni aggiornate anche sui modelli del periodo 2014-2016. In questo modo le preoccupazioni delle due agenzie "sarebbero risolte".