ROMA - Sarà il chief digital officer di Seat Fabian Simmer, a presentare all'edizione 2017 del Mobile World Congress (MWC) che apre lunedì 27 a Barcellona lo stato dell'arte dell'innovazione nel settore della connettività che il costruttore spagnolo del Gruppo Volkswagen sta applicando alle proprie auto. Il primo passo - anticipa una nota della Casa - sarà la connessione totale, con il passaggio da quella che oggi è assicurata dallo smartphone a quella che nell'immediato futuro sarà garantita da altre tecnologie applicate al veicolo. Per Seat sarà l'auto stessa ad essere sempre connessa, non solo per consentire a guidatore e passeggeri il costante collegamento con il web, ma anche per offrire nuovi servizi e nuove opportunità. Un esempio concreto è dato dalla possibilità che sia il veicolo stesso ad aiutare chi si sposta ogni giorno da casa al lavoro a non arrivare mai in ritardo. La capacità di gestione degli itinerari e il continuo confronto dei dati sul traffico e sui flussi in ambito urbano farà dimenticare - afferma la Seat - questo problema e l'automobile si potrà trasformare in un vero assistente personale in grado di aiutare il guidatore in questa e altre situazioni 'difficili', come ad esempio il peggioramento delle condizioni meteo o i blocci stradali per incidenti. La 'connected car' dei prossimi anni fornirà un sostanziale contributo anche alla sostenibilità degli spostamenti, attraverso la riduzione dei consumi (ad esempio con la navigazione predittiva) o l'eliminazione dei tempi morti e dei conseguenti sprechi di carburante per la ricerca di un posteggio libero. Il 25% del traffico nelle città europee - sottolinea la nota della Casa spagnola - deriva proprio da quest'ultima modalità di circolazione 'lenta' e in futuro le App e la gestione delle informazioni sugli spazi disponibili via Cloud potranno ridurre il tempo perso e il consumo sprecato. Nelle prossime Seat si diffonderà anche un approccio più friendly tra uomo e macchina, permettendo - ad esempio - di 'scrivere' sulle schermo del display come già si fa oggi con gli smartphone. E la diffusione della connettività favorirà anche lo sviluppo della cosiddetta 'economia collaborativa', con ulteriori applicazioni del concetto di carsharing e di condivisione dei beni.