(ANSA) – ROMA, 30 SET – Le auto in commercio consumano e inquinano anche oltre il 50% in più di quanto rilevato in sede di omologazione e il fatto che siano nuove spesso è una aggravante. È quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'International Council of Clean Transportation che ha preso in considerazione i dati di oltre 600.000 automobilisti - lo stesso ente che ha scoperto il 'trucco' dei motori Volkswagen – secondo cui la differenza tra dati dichiarati e dati realmente rilevati nella guida reale è in continua crescita e ha ormai raggiunto un livello insostenibile. La discrepanza media nel 2014 era del 40%, mentre nel 2001 non superava l'8%, una crescita che dimostra la scarsa attendibilità della procedura di omologazione attuale. Se non verranno presi dei provvedimenti, poi, questo 'gap' crescerà in media fino al 50%, mentre già esistono modelli che lo superano o che ci si avvicinano moltissimo, come la BMW Serie 5, le Mercedes Classe A, C ed E e la Peugeot 3008. Tradotto in soldoni vuol dire che un'automobilista europeo spende in media 450 euro in più ogni anno rispetto a quello che si aspettava leggendo i consumi dichiarati dell'auto, senza contare il plus di CO2 emessa realmente rispetto alla teoria. Ma non finisce qui, perché secondo l'ICCT di tutta l'anidride carbonica in meno che le Case automobilistiche hanno dichiarato di immettere nell'atmosfera, solo un terzo, pari a 13,3 g/km, sarebbe reale, mentre i restanti 22,2 g/km sarebbero puramente teorico. Per lo stesso motivo, negli ultimi tre anni, non ci sarebbero stati veri progressi. (ANSA)