PARIGI - Quest'anno il mercato automobilistico italiano potrebbe chiudere con un progresso di circa il 18% a quota 1.800.000 unità e le stime sono in rialzo anche per il prossimo anno, ma la crescita sarà ad una sola cifra e potrebbe attestarsi tra il 3 ed il 5% sul 2016. Cosi' la pensano i numeri uno delle principali case estere presenti in Italia interpellati dall'ANSA al Salone di Parigi, che prevedono un netto ridimensionamento rispetto al trend euforico di quest'anno spinto, oltre che dal boom delle flotte aziendali, dalla ritrovata fiducia degli italiani nel settore auto, un dato fisiologico legato anche alla necessità del rinnovo del parco circolante. Il futuro invece sarà trainato dalle propulsioni alternative, in primis l'elettrico, ma anche dalla voglia di poter disporre di auto sempre più connesse e a guida autonoma.
''Quest'anno il mercato chiuderà superando 1.800.000 vetture con una crescita a doppia cifra che onestamente va oltre ad ogni previsione'', afferma Massimo Nordio, presidente dell'Unrae che riunisce i costruttori esteri in Italia. ''Tutto questo è frutto - aggiunge - della vitalità del mercato delle auto aziendali ma anche di una serie di attività promozionali delle case. Per l'anno prossimo però credo che possiamo parlare solo di consolidamento''. Dello stesso avviso anche Andrea Alessi, direttore del marchio Volkswagen in Italia che avverte: ''Nel 2017 non si arriverà ai due milioni ma la stima è di una crescita del 4-5%''. E se per il direttore di Renault Italia, Bernard Chretien ''il prossimo anno sarà un momento di rallentamento della crescita, che sarà ridotta rispetto a quella del 2016'', Giampiero Whinny di Seat precisa che ''il mercato non è ancora robusto'' mentre Andrea Carlucci di Toyota descrive il 2016 come ''un anno positivo, anche sulla scia dei dati di settembre, grazie ai canali aziendali'', aggiungendo che per il 2017 ''si prevede un consolidamento con una crescita del 5%''.
Per Roberto Matteucci di Opel quello che è accaduto nel 2016 ''è qualcosa di atipico'' che difficilmente potrà verificarsi anche l'anno prossimo, per il quale si stimano ''1.900.000 unità con un rialzo del 3-4%''. Ad attirare gli italiani, oltre ai nuovi modelli (principalmente suv e crossover) e alla necessità di rinnovare il parco circolante, anche la possibilità di disporre di un'alimentazione alternativa. Per Roland Schell, presidente di Mercedes Italia, il futuro è sicuramente ''elettrico, autonomo e connesso'' ma ad iniziare su questa strada saranno ''prima gli Usa e alcuni paesi dell'Asia seguiti dal nord Europa e solo in coda il Sud Europa, intorno al 2030''. Questo perché mancano ancora strategie comuni sul fronte delle infrastrutture e della legislazione. Più ottimisti a Volkswagen: ''Puntiamo a diventare leader del mercato elettrico entro il 2025 con 1 milione di vetture ad emissioni zero consegnate''.