Torna in pista alla grande il Motor Show di Bologna che, dopo l'ultima edizione del 2014 caratterizzata da un mercato dell'auto ancora zoppicante, si ripresenta al grande pubblico dal 3 all'11 dicembre e domani alla stampa in un contesto di forte ripresa del settore, con stime di rialzi a due cifre anche per il 2017. In particolare, secondo le previsioni del presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano, "nel 2017, grazie alla domanda di sostituzione rinviata durante la crisi, verranno immatricolate in Italia 2.031.000 autovetture con una crescita dell'11% sulle 1.830.000 immatricolazioni previste per il 2016, mentre nel 2018 si toccherà quota 2.150.000 (+5,9%) livello, questo, che può essere considerato fisiologico per il mercato italiano e che segnerà quindi l'uscita dalla crisi".
Uno scenario ideale per festeggiare quest'anno i 40 anni della storica kermesse bolognese che, dopo l'ultima edizione 2014 co-targata Bologna Fiere-Gl Events, rinasce organizzata dalla sola Bologna Fiere e con la presenza di 300 modelli, 12 anteprime nazionali, 43 brand, compresi tutti quelli del gruppo Fca. Grande assente, invece, il gruppo Volkswagen.
"Per raggiungere i 2,15 milioni di vetture nel 2018 la spinta maggiore verrà dai privati - ha detto Quagliano - mentre le flotte aziendali, trainanti nel 2017, avendo raggiunto il 36% del mercato subiranno un presumibile ridimensionamento, anche per la stretta applicata al superammortamento, ora limitato al noleggio a lungo termine".
Quagliano ha poi spazzato via le preoccupazioni di una eventuale "disaffezione" all'auto legata alle varie formule di mobilità condivisa che stanno fiorendo, dal car sharing al car pooling, al ride sharing (servizi come Uber). Finora infatti "non hanno avuto alcun impatto sul mercato italiano, se non per l'acquisto di più auto per costituire la flotta in car sharing". E comunque, se in futuro un impatto ci sarà, "sarà contenuto perché non è detto che il car sharing determini l'abbandono dell'auto privata. Anzi, "il car pooling, ovvero l'utilizzo dell'auto da parte di più soggetti, e il ride sharing, cioè la diffusione di attività tipo Uber, determinano un impiego dell'auto meno costoso, con un possibile impatto negativo sull'utilizzo di mezzi pubblici e un uso più intenso dell'auto privata, quindi con una possibile accelerazione della domanda di sostituzione". E anche l'avvento dell'auto elettrica e dell'auto a guida autonoma, "accelererà la domanda di sostituzione e l'interesse del pubblico".
Alla Conferenza di apertura del Motor Show erano presenti anche l'assessore al bilancio del Comune di Bologna Davide Conte, il direttore della kermesse Rino Drogo e il presidente di Bologna Fiere Franco Boni che si è dato "tre anni di tempo per riportare questa manifestazione alla gloria del passato".