(di Andrea Silvuni)
REYKJAVIK - Una nuova 4x4 da famiglia, con look da crossover e abitabilità e confort da wagon di lusso.
Ecco come era stata presentata e percepita la nuova Discovery Sport al momento del suo reveal statico al Mondial de L'Automobile di Parigi nello scorso ottobre. Ma è bastato spostarsi dalla Senna (l'auto era stata svelata su una chiatta che riproduceva un improbabile percorso off-road) al Hvitd, uno dei tanti gelidi fiumi dell'Islanda per cambiare completamente ambientazione e - soprattutto - sceneggiatura, passando da un musical ad una 'quasi' tragica saga nordica.
L'elegante e un po' azzimata Discovery Sport, pensata dal designer italiano Massimo Frascella per far bella figura in via Montenapoleone o in Rodeo Drive, si è trovata al centro di un vero inferno bianco, a causa della estrema variabilità del clima in Islanda e, probabilmente, per una scelta 'azzardata' del team britannico di comunicazione di Land Rover rispetto alla stagione invernale.
Dopo una prima giornata di test su strade innevate e ghiacciate nell'area del Nesjavellir, superabili senza difficoltà grazie alle caratteristiche del nuovo 4x4 'da famiglia' e con la complicità di efficaci Pirelli Sottozero con chiodatura leggera, il convoglio di una dozzina di Discovery Sport è rimasto intrappolato - mentre si dirigeva il secondo giorno dei test verso l'area del Kaldidadur - all'interno di una tempesta di neve definita dalla guide locali "assolutamente anomala" per la concomitanza di folate di vento che hanno raggiunto i 120 km/h.
Il tragitto iniziale di una quarantina di chilometri - organizzato con l'assistenza di un capo convoglio a bordo di una Defender ogni quattro Discovery Sport - si è improvvisamente trasformato in un incubo, con visibilità zero, strade impraticabili e una vera e propria 'aggressione' di raffiche gelate all'esterno delle auto. Una situazione capace di bloccare in pochi minuti tergi e rendere impossibile la visibilità per le auto (comprese alcune delle Defender di appoggio) prive di parabrezza con resistenze elettriche.
Mentre diversi veicoli locali, compresi quelli che solitamente vengono utilizzati per portare i turisti sui ghiacciai, finivano fuori dalla strada, era il DNA Land Rover - presente al 100% nella nuova Discovery Sport - a fare la differenza in questo avanzare a passo d'uomo. Stabilità perfetta anche quando il vento a cento all'ora e più spingeva sulle fiancate, nessuna perdita di motricità sugli accumuli di neve che avevano praticamente fatto sparire la pista nella neve, funzionamento ottimale della trasmissione automatica a 9 rapporti nei continui 'stop and go' e per cercare di raggiungere una zona meno battuta dal vento.
Grande sorpresa quando il convoglio, riportato dopo molte ore verso Rejkjavik, è sceso al livello del mare passando davanti ai mezzi 4x4 della Polizia che avevano bloccato la strada dei ghiacciai e, soprattutto, grande invidia nel veder sfilare guidatori e passeggeri comodamente ospitati in lussuosi abitacoli, ben riscaldati e avvolti dalla musica, a conferma delle incredibili qualità della Discovery Sport.
La prova in terra d'Islanda non ha consentito di valutare se non per pochi chilometri le due motorizzazioni, il turbodiesel SD4 2.2 da 190 Cv (può accelerare da 0 a 100 km/h in 8,4 secondi e toccare i 188 km/h, dove le condizioni lo permettano) e il turbo benzina Si4 2.0 da 240 Cv ed iniezione diretta, che vanta prestazioni paragonabili a un sei cilindri, certamente adatti - come il turbodiesel TD4 da 150 Cv - alla guida di tutti giorni nel meno impegnativo 'raid' tra casa e ufficio o nei week end sugli itinerari autostradali. La nuova Land Rover Discovery Sport sarà disponibile dai primi mesi del 2015, con prezzi a partire da 35.600 euro.
