ROMA - Hampton Fancher e David Peoples, gli sceneggiatori di Blade Runner, nell'immaginare gli scenari urbani futuribili in cui si svolge il film non erano andati lontani da quella che potrebbe essere - entro pochi anni - la realtà delle nostre città, almeno a vedere quanto ha proposto General Motors al Salone di Shanghai, aperto al pubblico da due giorni. La concept di auto elettrica a guida autonoma Chevrolet-FNR dimostra, infatti, con le sue caratteristiche e soprattutto con il suo design che il futuro è davvero alle porte. Immaginata e realizzata dal Pan Asia Technical Automotive Center (PATAC) della General Motors, la Chevrolet-FNR è una 'capsula' per la mobilità del prossimo decennio, con motori elettrici singoli alloggiati in ogni ruota, ricarica delle batterie ad induzione (quindi senza collegamento con cavo) e sistema di guida autonoma con sensori radar montati sul tetto.

L'intelligenza artificiale della Chevrolet-FNR mette a disposizione dei viaggiatori - in futuro non si parlerà più di guidatore - una funzione di 'personal assistant' che consiglia e gestisce gli spostamenti in funzione delle necessità individuali, ma anche del risparmio energetico e delle situazioni contingenti del traffico. Il passaggio dalla modalità di guida autonoma a quella 'manuale' avviene con un comando gestuale, senza alcun intervento su pulsanti o joystick. Pensata per utenti di fascia 'giovane', la concept di GM non indulge nel proporre un allestimento interno in stile lounge, e muove piuttosto in direzione del mondo del design iperfunzionale, con poltroncine girevoli su 180 gradi che ricordano i sedili delle astronavi e un sistema di accesso all'abitacolo che si rifà al mondo degli aerei militari.