(di Andrea Silvuni)
LISBONA - Dal prossimo ottobre Honda HR-V, il nuovo suv compatto che riprende il nome del modello prodotto tra il 1999 e il 2005, sbarcherà nei mercati europei pronto per 'attaccare' gli altri crossover che animano i segmenti B e C. Le ambizioni della Casa giapponese sono importanti, visto che l'obiettivo è un 70% di clientela di conquista, principalmente tra possessori di berline di segmento C o di Mpv. ''Quando, nel 2016, saremo a regime con le importazioni del nuovo HR-V - ha detto ad ANSA Alessandro Skerl, direttore generale di Honda Motor Italia - contiamo di venderne 3mila unità all'anno. E potremmo andare oltre se dallo stabilimento in Messico, dove viene prodotto l'HR-V, ne assegnassero una quota superiore al nostro mercato''. Un'affermazione, quella dell'AD di Honda Motor Italia, pienamente condivisibile viste le caratteristiche del nuovo crossover e il suo posizionamento prezzi: ''Non possiamo ancora essere precisi, ma la gamma composta da tre allestimenti partirà da poco più di 20mila euro per gli HR-V a benzina e poco più di 22mila per quelli turbodiesel - ha anticipato Skerl - con il cuore di gamma rappresentato dall'Elegance 1.6 i-DTEC 120 Cv a meno di 24mila euro''. Assolutamente 'trasversale' rispetto ai B-suv oggi sul mercato e quelli di segmento C, il nuovo Honda HR-V propone in una lunghezza di 4,295 metri e con una larghezza di 2,020 metri (compresi gli specchietti ripiegabili elettricamente) una notevole abitabilità interna, merito dell'interasse di ben 2,61 metri e del posizionamento del serbatoio carburante sotto ai sedili anteriori così da lasciare libera la parte posteriore della scocca. Il tutto è 'racchiuso' da una carrozzeria elegante e dinamica, che riprende linee tipiche delle coupé senza indulgere - come invece avviene soprattutto tra i B-suv - su elementi in stile off-road che possono appesantire il look complessivo. Il cliente HR-V potrà comunque personalizzare il proprio veicolo con alcuni pack predisposti allo scopo, come il Robust e il Convenience che aggiungono elementi protettivi.
Correttamente i designer di Honda hanno pensato anche ad una declinazione più modaiola dell'HR-V, realizzando - come optional - paraurti anteriori e posteriori di tipo aerodinamico, a cui aggiungere eventualmente i cerchi da 18 pollici, il pack Cromo, quello Sportivo e il pack Milano Red (un omaggio a quella che è ritenuta la capitale mondiale del design) che prevede la finitura rossa per specchietti e bordo cerchi. Guidando il nuovo HR-V si ha immediatamente la sensazione del salto di qualità e di classe. L'ergonomia del posto guida e degli altri sedili è molto buona e si apprezzano la qualità dei materiali e numerose soluzioni innovative (come i comandi touch per la climatizzazione) o funzionali (le due piccole tasche per smartphone, sui lati della console centrale). E sono di livello superiore anche le dotazioni, con un ottimo sistema multimediale, molti aiuti elettronici alla guida - tra cui la frenata automatica d'emergenza in città e il limitatore 'anti autovelox' collegato alla telecamera - e l'insonorizzazione che (soprattutto con il motore a benzina) permette di viaggiare in una ambiente ovattato e confortevole. Due i motori disponibili in Europa: il nuovo 4 cilindri benzina i-VTEC 1.5 da 130 Cv e il turbodiesel i-DTEC 1.6 da 120 Cv che trasmettono la coppia sulle ruote anteriori attraverso un rinnovato cambio manuale a 6 marce e, solo per il benzina, un CVT con sette rapporti 'virtuali'.
Per la sua elevata coppia (300 Nm) il turbodiesel offre il comportamento più dinamico, come dimostrano i 10 secondi necessari per accelerare da 0 a 100 km/h, pur restando - nell'ambito del consumo omologato - al livello di 4 litri ogni 100 km.
