(di Francesco De Filippo)
(ANSA) - TRIESTE, 25 FEB - "Far diventare quello statunitense
il mercato domestico, primo contributore al mondo per fatturato,
senza però voltare le spalle all'Italia dove affondano nostre
radici, che continueremo a nutrire e rafforzare". Un obiettivo
per il quale è già pronto un "piano di investimento cospicuo di
un centinaio di milioni di dollari per stimolare la crescita", e
che in termini contabili dovrà portare "come minimo a triplicare
il fatturato attuale entro dieci anni". Sono queste le
prospettive per la Illycaffè negli Stati Uniti, indicate dal
presidente della Spa, Andrea Illy, nel giorno del closing
dell'operazione con la Rhone Capital.
Il presidente ha anche fatto una indiscrezione all'ANSA: il
bilancio 2020 chiuderà in utile nonostante il Covid, grazie alla
riallocazione del canale casa - digital transformation, capsule,
comunicazione, rivitalizzazione del canale di distribuzione -
che ha bilanciato la diminuzione del fatturato. Il rapporto di
consumo "2/3 fuori casa, 1/3 in casa che è esistito fino al
2019, si è invertito.
Intanto, proprio in vista della 'campagna negli Usa', oggi,
rispettando i termini e i tempi, c'è stato il closing
dell'operazione con Rhone Capital - società di private equity
globale con un focus su investimenti in imprese con presenza al
di qua e al di là dell'Atlantico - che ha rilevato il 20% dell'
azienda. E' una trasformazione radicale per la Illy, azienda
familiare che si apre così al mercato. E Rhone dovrebbe fare da
acceleratore per la penetrazione negli Usa, mercato dove si
consuma la maggior quantità di caffè al mondo e dove la illy è
presente da 40 anni. La quota rilevata dalla Rhone finisce nelle
casse della famiglia, che la utilizzerà in parte per liquidare
Francesco Illy, receduto. (ANSA).