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Apnee notturne, epidemia silente che provoca 17mila incidenti

Altissimi i costi socio-sanitari, sono pari a quasi tre miliardi di euro

Redazione ANSA ROMA

È stata definita un'"epidemia silente" ed è tra le principali cause di incidenti stradali e infortuni sul lavoro. La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Osas), malattia respiratoria nel sonno causata da ricorrenti episodi di ostruzione completa o parziale delle alte vie respiratorie, secondo una recente ricerca di un'equipe italiana, provoca oltre 17.300 incidenti stradali, con più di 250 morti e 12.200 feriti. Senza dimenticare gli enormi costi socio-sanitari calcolati in circa 2.900.000.000 euro l'anno tra costi sanitari e indiretti.

Poco si parla di questa malattia che è facilmente diagnosticabile e curabile e ha una prevalenza ed un impatto socio-sanitario simile al diabete, nonostante quest'anno sia stato approvato un decreto legge che obbliga a valutare l'idoneità psicofisica alla guida per chi soffre delle forme medio-gravi di questa malattia, e nel caso sospendere la patente se non è curata adeguatamente. Di questa malattia si parlerà alla convention medica ItaliaSonno 2016, il 3 dicembre a Roma, organizzata dalla pneumologa Loreta di Michele e dal neurologo Sergio Garbarino, alla quale interverrà il popolare attore Lino Banfi. L'attore già nel suo libro presentato a settembre ha voluto raccontare la sua difficile esperienza con questa malattia, diagnosticata in tarda età in modo fortuito e la guarigione che gli ha cambiato la vita. "Sono ancora troppo pochi i pazienti con OSAS diagnosticati, mentre le ultime stime ci dicono che questa malattia interessa alcuni milioni di italiani e necessita di un approccio specialistico multidisciplinare - conclude Garbarino -. Con ItaliaSonno ci siamo prefissati l'obiettivo di stimolare a studiare e realizzare un percorso universitario in Medicina del Sonno obbligatorio nei corsi di laurea di Medicina e Chirurgia che ancora non esiste in Italia". 
   

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