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Sangue 'giovane' migliora la memoria grazie a un enzima

Spiegato meccanismo, studio sui topi ma nessuna prova che valga anche per gli esseri umani

Redazione ANSA ROMA

 Le infusioni di 'sangue giovane', almeno nei topi, fanno alzare i livelli di un enzima legato alla rigenerazione delle cellule cerebrali. La scoperta, la prima che ha trovato un meccanismo biologico per l'effetto osservato delle trasfusioni, è stata descritta su Cell Report dai ricercatori dell'università di San Francisco.
    Il gruppo guidato da Saul Villeda aveva già dimostrato nel 2014 che l'infusione di sangue di topi giovani era in grado di 'ringiovanire' il cervello di quelli anziani, con miglioramenti nella memoria e nell'apprendimento, osservazione che ha fatto sì che nascessero addirittura delle aziende pronte a offrire la pratica sull'uomo. Analizzando le cavie sottoposte al trattamento i ricercatori hanno visto che la trasfusione fa sì che si alzino nelle parti del cervello legate alla memoria i livelli di un enzima chiamato Tet2, che è legato alla rigenerazione cellulare. L'osservazione è stata poi confermata con dei test sperimentali, sempre su topi, in cui la produzione dell'enzima era ottenuta attraverso virus. Lo studio potrebbe portare a nuove terapie contro l'invecchiamento del cervello, anche se i ricercatori sono cauti. "Non è ancora chiaro se l'effetto è presente anche negli uomini - spiega Villeda -. La neurogenesi negli adulti non è ancora stata provata con certezza, anche se questo è solo un aspetto delle abilità rigenerative del cervello".(ANSA).
   

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