(ANSA) - ROMA, 04 AGO - "L'adozione da parte del MIUR del
Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle
attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole
dell'infanzia è di per sé, nonostante rimangano alcuni nodi
organizzativi da sciogliere, una buona notizia per i genitori
allarmati dalla mancanza di informazioni circa la riapertura di
asili nido, servizi integrativi e scuole dell'infanzia nei
propri Comuni" ha affermato Raffaela Milano, Direttrice
Programmi Italia-Europa di Save the Children.
Come sottolinea Save the Children, in Italia solo un bambino su
10 riesce ad accedere ad un nido pubblico e, addirittura in
regioni come Calabria e Campania, la copertura è quasi assente.
Sono soprattutto i minori che provengono da contesti familiari
fortemente svantaggiati a livello socio-economico, a soffrirne
di più. Ma, prosegue ancora l'Organizzazione, l'Italia è ancora
molto lontana dal target stabilito dall'Ue di garantire ad
almeno il 33% dei bambini tra 0 e 3 anni l'accesso al nido o ai
servizi integrativi.In Italia, infatti, solo 1 bambino su 4 (il
24%) ha accesso al nido o a servizi integrativi per l'infanzia
e, di questi, solo la metà (12,3%) frequenta un asilo pubblico.
"Condividiamo l'obiettivo di assicurare i consueti tempi di
erogazione, nonché l'accesso allo stesso numero di bambini
accolto secondo le normali capienze. Allo stesso tempo, però,
auspichiamo che il Piano Next Generation EU possa destinare
adeguate risorse a favore dei servizi 0-6 anni per aumentare il
tasso di presa in carico in Italia, a partire proprio da quei
territori dove questo è più carente, e abbassare il costo a
carico delle famiglie, azzerandolo totalmente per quelle in
situazioni di povertà" ha proseguito Raffaela Milano. "È ormai
universalmente riconosciuto infatti, che questi servizi
garantiscono pari opportunità educative, contrastando le
disuguaglianze fin dalla primissima infanzia e al tempo stesso
rappresentano un irrinunciabile strumento di conciliazione per i
genitori, favorendo così anche l'occupazione femminile" ha
concluso. (ANSA).