(ANSA) - NAPOLI, 18 MAR - La potestà genitoriale del padre e
della madre del neonato ricoverato in prognosi riservata
nell'ospedale Santobono di Napoli, a causa delle ustioni che gli
sono state riscontrate dai medici sul corpo, è stata sospesa
dall'autorità giudiziaria lo scorso 10 marzo, qualche giorno
prima della nascita del piccolo, di cui non c'è traccia
all'anagrafe in quanto non registrata.
La coppia, a cui già erano stati tolti due figli,
rispettivamente di un anno e mezzo e di quattro anni, ritenevano
che la stessa sorte sarebbe toccata anche al neonato e per
questo hanno fatto di tutto per tenerla nascosta. E infatti, da
quanto è emerso, entrambi hanno rifiutato il ricovero quando il
118 si è recato nella loro abitazione di Portici (Napoli) dove i
sanitari hanno trovato il cordone ombelicale e la placenta.
Accertamenti sono in corso circa la dinamica dei soccorsi.
Durante l'interrogatorio, Concetto Bocchetti, il papà 46enne del
piccolo, più volte è caduto in contraddizione avvalorando
l'ipotesi che gli inquirenti hanno formulato circa il movente
delle loro azioni: tenersi a tutti i costi quel figlio. Ma il
taglio del cordone ombelicale, praticato da mani inesperte, ha
esposto il neonato al pericolo di infezione e verosimilmente,
l'uso di disinfettanti inappropriati ha fatto il resto,
costringendo la coppia a chiamare i soccorsi. Concetto Bocchetti
e la 36enne Alessandra Terracciano, stavano insieme da circa sei
anni. Entrambi avevano avuto dei figli dalle loro precedenti
relazioni che l'autorità giudiziaria ha affidato ai rispettivi
ex compagni. (ANSA).