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Unicef, allattamento sicuro anche con il coronavirus

Nessuna prova di trasmissione da mamma a bebè finora

Redazione ANSA ROMA

Allattamento al seno sicuro anche col coronavirus: "ad oggi, non ci sono evidenze di trasmissione verticale del coronavirus, cioè finora nessuna madre ha trasmesso al figlio il virus attraverso l'utero o l'allattamento; non è stata trovata traccia del virus nel liquido amniotico, nel cordone ombelicale, nel colostro o nel latte materno".
È quanto dichiarato dal Presidente dell'Unicef Italia Francesco Samengo che, ringraziando tutti i medici, gli infermieri, gli operatori, i virologi, i ricercatori che in maniera instancabile, giorno e notte, sono impegnati nella lotta al COVID-19, e quelli che assistano le madri e i bambini in questo drammatico periodo, aggiunge: "partorire oggi, in piena pandemia da COVID-19 non è facile, ma dà l'opportunità di apprezzare quanto sia importante e prezioso il latte materno per tutti i bambini".

Secondo quanto riportato online su "Epicentro" dell'Istituto Superiore della Sanità, se la mamma sta bene, può allattare tranquillamente; se ha qualche sintomo è opportuno che segua tutte le misure igieniche, tra cui il lavaggio delle mani e l'uso della mascherina mentre tiene il figlio in braccio e lo allatta. Se sta male, è possibile che debba separarsi dal bambino, ma può comunque fornire il suo latte, si legge in una nota Unicef che in Italia promuove il programma 'Insieme per l'Allattamento - Ospedali & Comunità Amici dei Bambini' per diffondere la cultura dell'allattamento e garantire a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile. Ad oggi, fanno parte della Rete Unicef in Italia 30 Ospedali - dove i neonati e le loro madri beneficiano dei migliori standard di assistenza in materia di parto e allattamento e 7 Comunità riconosciuti dall'UNICEF come Amici dei bambini, 4 Corsi di Laurea riconosciuti Amici dell'Allattamento e oltre 900 Baby Pit Stop - spazi dedicati a tutte le famiglie in cui poter prendersi cura dei propri bambini.(ANSA).
   

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