(di Giampiero Valenza) (ANSA) - ROMA, 01 SET - Quest'anno,
per il piano di vaccinazione antinfluenzale, saranno 18 milioni
le dosi del vaccino che andranno al Servizio sanitario
nazionale: 6 milioni in più rispetto all'anno precedente. Il
picco ha portato le aziende farmaceutiche a dare priorità alla
domanda pubblica, aprendo a una difficoltà
nell'approvvigionamento delle farmacie, che stimano in 1,5
milioni le dosi necessarie per coprire la domanda. Nel 2019
furono 900 mila quelle vendute in farmacia a chi
«volontariamente», pur non rientrando nelle categorie a rischio,
voleva vaccinarsi. Secondo Andrea Mandelli, presidente di Fofi,
la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, per la
campagna vaccinale di quest'anno, implementata per evitare che
le influenze stagionali possano generare 'confusione' con il
contagio da Covid-19, sarebbe necessario un raddoppiamento del
numero di vaccini in farmacia. E' lui a stimare la necessità di
«almeno 1,5 milioni di dosi vaccinali». Insieme a Federfarma
e Assofarm, oggi Fofi ha incontrato l'ufficio di gabinetto del
ministro della Salute Roberto Speranza proprio per discutere sul
tema. «La Federazione degli ordini già dalla metà di luglio
aveva cominciato a percepire, delle case farmaceutiche, la grave
difficoltà nel dare un vaccino antinfluenzale in un anno così
particolare - dice Mandelli - Il tema da affrontare con grande
pragmatismo è capire come il ministero possa rifornire le
farmacie per permettere di vaccinarsi a chi vuol farlo
volontariamente». Sull'approvvigionamento alle farmacie,
comunque, la risposta da parte del ministero dovrebbe arrivare,
precisano le tre organizzazioni, «in tempi brevi», condividendo
la soluzione con «le Organizzazioni di farmacisti in un incontro
che si terrà la prossima settimana». Mandelli propone inoltre
di «riammodernare» quanto previsto dal regio decreto del 1934
che «impedisce il cumulo di professione» per fare in modo che il
vaccino antinfluenzale possa essere inoculato direttamente in
farmacia. La circolare del ministero della Salute sulla
prevenzione e il controllo dell'influenza, emessa a giugno di
quest'anno, raccomanda la vaccinazione, gratuita, ad alcune
particolari categorie di persone. Tra queste, chi ha più di 60
anni, le donne in gravidanza, chi soffre di malattie croniche
dell'apparato respiratorio (tra cui asma grave e Bpco),
dell'apparato cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie
congenite e acquisite), di diabete mellito e altre malattie
metaboliche, chi ha una insufficienza renale o surrenale
cronica, i pazienti oncologici, chi ha malattie infiammatorie
croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, chi ha
epatopatie croniche, chi è ricoverato in strutture per
lungodegenti. Tra le categorie professionali ci sono i medici,
le forze di polizia, i vigili del fuoco, gli allevatori, i
veterinari. Tra i volontari, invece, i donatori di sangue.
(ANSA).