(ANSA) - MILANO, 29 OTT - I tamponi antigenici rapidi
potranno essere fatti solo ad una parte degli assistiti dei
pediatri di libera scelta, cioè "i contatti stretti dei casi
positivi al Covid-19. La disponibilità di questi test sarà
quindi riservata a casi ben specifici, individuati con criteri
clinici dal pediatra di famiglia". A chiarirlo è Rinaldo
Missaglia, segretario del Simpef-Sindacato medici pediatri di
famiglia. Nella tarda serata di martedì il Simpef, insieme agli
altri sindacati della pediatria di famiglia, ha sottoscritto il
nuovo accordo collettivo nazionale per il rafforzamento delle
attività territoriali di diagnostica di primo livello e di
prevenzione della trasmissione del SarsCov2.
"La prestazione sarà erogabile direttamente negli studi dei
pediatri di famiglia considerati strutturalmente attrezzati,
ovvero, in ovvia prevalenza, strutture messe a disposizione
dalle Asl". Ma secondo Missaglia, nonostante la serrata
trattativa, "la montagna ha purtroppo partorito il topolino". Il
testo infatti è ben lontano "dal risolvere l'auspicata necessità
di potenziamento strutturale e funzionale della pediatria di
libera scelta, ma permette comunque di affrontare i pochi mesi,
che coincideranno con il periodo epidemico dell'influenza, con
qualche arma in più per contrastare la progressiva espansione
dei contagi di Covid-19".
I pediatri del Simpef si sarebbero "aspettati un investimento
che contribuisse al potenziamento dei nostri studi attraverso lo
sviluppo delle forme associative e alla valorizzazione del
supporto dell'attività di personale amministrativo ed
infermieristico - conclude Missaglia - Abbiamo, invece, dovuto
accettare una dotazione economica che non porterà alcun concreto
vantaggio per i nostri assistiti una volta terminata la fase
epidemica". (ANSA).