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Oltre 8 mila i bimbi a rischio abusi nel Lazio

Arriva a Roma progetto Menarini per rete 'pediatri sentinella'

Redazione ANSA ROMA

  Sono circa 800 i bimbi del Lazio a rischio di abusi sessuali e poco meno di 8.500 i piccoli e gli adolescenti under 14 con probabilità di subire incuria, maltrattamenti, violenze psicologiche e fisiche. Questo quanto emerge dalla seconda tappa della formazione medica per la rete di pediatri anti-abuso sui bimbi, il progetto itinerante - che oggi è a Roma - 'Stop agli abusi sui bambini' lanciato e sostenuto da Menarini in collaborazione con la Società italiana di pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) per la creazione su tutto il territorio nazionale di una rete anti-abuso sui bimbi.
    Cinquanta pediatri del Lazio riceveranno così un'approfondita formazione sugli strumenti clinici e giuridici per riconoscere e intercettare i segnali di abusi sui bambini vittime di violenze.
    L'obiettivo del progetto è formare e sensibilizzare i pediatri italiani a riconoscere e intercettare i segnali di eventuali abusi, creando una rete di 'medici sentinella' su tutto il territorio nazionale grazie al sostegno della multinazionale farmaceutica fiorentina con un investimento di un milione di euro. 

"Nel Lazio non sono disponibili dati di incidenza di abusi e maltrattamenti perché non abbiamo un osservatorio sui minori - osserva il presidente della Sip Lazio Pietro Ferrara - ma la prevalenza del fenomeno non è diversa da quella del resto del Paese. Si conferma il dato di letteratura scientifica di un bimbo su mille a rischio di abusi, che resta comunque sottostimato soprattutto perché due volte su tre le violenze vengono messe in atto da una persona appartenente al nucleo familiare".
"A Roma sono coinvolti circa 50 pediatri e nell'arco del 2017 molti altri parteciperanno ai corsi che si terranno in altre 17 città italiane - rileva il responsabile del progetto per Fimp Luigi Nigri - l'iniziativa contribuirà a un risveglio delle coscienze: i pediatri che seguiranno i corsi diventeranno un punto di riferimento per i colleghi sul territorio che riceveranno consigli e aiuto per la gestione di casi sospetti di abusi e maltrattamenti. Tutto questo aiuterà a fare uscire dall'ombra un numero sempre maggiore di piccole vittime e speriamo ad aumentare le denunce".
"Continua nel Lazio la nostra missione di creare una rete di pediatri e medici a salvaguardia dei bambini vittime di abusi e maltrattamenti - fanno presente Alberto Giovanni e Lucia Aleotti, vicepresidente e presidente del Gruppo Menarini - questo progetto ha l'intento di ramificare la formazione medica in tutte le Regioni, perché purtroppo queste tristi storie di cronaca non risparmiano nessuna realtà italiana. Il progetto è per questo unico nel suo genere e rende l'Italia d'esempio per tutti gli altri Paesi. Crediamo fermamente nel valore sociale di questa rete di medici sentinella".
"I temi dell'abuso e del maltrattamento - conclude Ferrara - oggi non possono essere più trascurati anche per le gravi conseguenze che determinano sulla salute del bambino nel breve e lungo termine: un bambino maltrattato o abusato non solo è più a rischio di disturbi fisici, psicologici e del comportamento, ma anche di danni organici nella vita adulta".
   

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