(ANSA) - AOSTA, 16 OTT - La Valle d'Aosta è la regione con
l'indice di trasmissibilità (Rt) del coronavirus più alto in
Italia. Il coefficiente - secondo il monitoraggio settimanale
dell'Istituto superiore della Sanità (periodo fra il 5 e l'11
ottobre) - è 1,53. Dopo la regione alpina ci sono Piemonte
(1,39) e Provincia autonoma di Bolzano (1,32) nella speciale
'classifica' sulla diffusione del contagio.
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 22 nuovi casi positivi
su 177 tamponi effettuati (ieri 67 casi positivi su 420 test).
Il numero dei contagiati sale a 382, di cui 17 sono ricoverati
al Parini (quattro in terapia intensiva) e 365 in isolamento
domiciliare. In ospedale i numeri sono sostanzialmente stabili
da alcuni giorni e per il momento non è stata attivata la fase 2
'arancione' che prevede l'apertura di un nuovo reparto Covid e
la sospensione di alcune attività chirurgiche. L'età media dei
ricoverati si è abbassata e - secondo Alberto Catania, primario
di Malattie infettive del Parini - il contagio avviene
soprattutto tra le mura domestiche: il paziente più giovane ha
41 anni, il più anziano 92 e la maggior parte degli
ospedalizzati ha tra 40 e 50 anni. "Molti ricoverati hanno casi
positivi in casa. Ho notato questa diffusione, ad esempio a
partire da nipoti che sono stati a feste: nelle loro famiglie
c'è stata una diffusione a macchia d'olio del virus. E' questa
la dinamica adesso" aggiunge Catania.
Nei prossimi giorni inizierà la campagna di tamponi a Verrayes,
Saint-Denis e Chambave, i tre paesi dichiarati 'zona rossa' a
causa dell'elevato indice di contagio. Il presidente della
Regione, Renzo Testolin, ha escluso che provvedimenti analoghi
siano presi a breve in altri comuni. "L'obiettivo è di
circoscrivere la zona - ha spiegato - per fare un'indagine
epidemiologica che porti a misure più mirate. Il provvedimento
avrà una durata di 5-7 giorni per la verifica dei tamponi e poi
prenderemo delle decisioni sul percorso da intraprendere.
Saranno zone rosse diverse da quelle dell'aprile scorso,
vogliamo capire quali attività possono essere riattivate e quali
situazioni possono essere più libere e quali invece bloccate".
(ANSA).