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Agricoltura 2019, giù la produzione (1,3%) ma vola l'export

Agricoltura 2019, giù la produzione (1,3%) ma vola l'export

Rapporto Ismea, pesano dazi, Brexit e clima

28 febbraio 2020, 13:44

Redazione ANSA

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Agricoltura 2019, giù la produzione (1,3%) ma vola l 'export (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Agricoltura 2019, giù la produzione (1,3%) ma vola l 'export  (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Agricoltura 2019, giù la produzione (1,3%) ma vola l 'export (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - L'agricoltura italiana chiude il 2019 con un calo della produzione dell'1,3% e del valore aggiunto del 2,7%, ma volano l'export (+5,3%) e l'industria alimentare (+3%). E' quanto emerge dal rapporto Agrosserva dell'Ismea che traccia il bilancio di un'annata sulla quale hanno pesato il rallentamento degli scambi globali, le incognite sul futuro post Brexit, i possibili riflessi della nuova imposizione tariffaria sul mercato Usa e le anomalie climatiche che negli ultimi mesi hanno colpito alcuni comparti. Flessioni rilevanti, rivela il rapporto, si registrano per la produzione di frutta, cereali, zootecnia e uva da vino, mentre il 2019 è stato positivo per olio, patate e ortaggi. Bene sul fronte dei prezzi agricoli, dove l'indice dell'Ismea ha registrato un aumento del 2,5% per prodotti zootecnici e coltivazioni, in un contesto di costi rimasti stabili. Migliora pertanto il rapporto tra prezzi ottenuti dagli agricoltori e costi sostenuti, in molti casi però vanificato in termini di redditività dal clima avverso che ha richiesto un maggiore utilizzo di strumenti con raccolti spesso inferiori alla media. Segno positivo per l'industria alimentare che si conferma tra i settori economici più performanti, grazie ad una domanda estera che ha raggiunto quota 44,6 miliardi di euro. Le destinazioni più dinamiche, segnala l'Ismea, sono state quelle extra-europee, con in testa gli Usa che, con 4,6 miliardi di euro e un aumento dell'11,1% sul 2018 rappresenta la terza meta dell'agroalimentare made in Italy. Positive le vendite per quasi tutti i comparti, a eccezione di frutta e oli, ma è ancora troppo presto per poter valutare l'impatto dei dazi Usa in vigore da novembre su liquori, formaggi stagionati Dop e alcune produzioni di carne suina. Risulta invece in frenata la spesa delle famiglie per i generi alimentari, sostenuta solo da bevande e prodotti confezionati.

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