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Anicav, no a strumentalizzazioni su uso manodopera illegale

Anicav, no a strumentalizzazioni su uso manodopera illegale

Industriali del pomodoro, proprio noi chiesto osservatorio

ROMA, 22 luglio 2015, 20:42

Redazione ANSA

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- ROMA - "Ci sorprende il comportamento della Flai Cgil alla luce del fatto che proprio Anicav lo scorso 2 luglio, nell'incontro avuto tra il Polo distrettuale del Pomodoro del Centro Sud Italia e Flai Cgil, Uila Uil e Flai Cisl, ha chiesto che fosse istituito un osservatorio per monitorare le dimensioni dell'utilizzo illegale di manodopera nella raccolta del pomodoro". Così Giovanni De Angelis, Direttore di Anicav - Associazione nazionale industriali conserve animali vegetali - alle dichiarazioni di Flai Cgil che ha accusato le rappresentanze degli industriali della trasformazione del pomodoro e del conserviero, in particolare Anicav e Aiipa, di non aver fatto nulla contro lo sfruttamento dei lavoratori nei campi nella fase di coltivazione e raccolta del pomodoro. Sempre durante questo incontro, inoltre, è emersa la volontà unanime, su spinta in particolare di Uila Uil, Flai Cisl e Anicav, di chiedere l'immediata attuazione della "Rete del lavoro agricolo di qualità" prevista dal provvedimento "Campolibero" proprio per contrastare il "lavoro nero" in agricoltura.

"Questa piaga sociale va combattuta anche di fronte a un solo lavoratore irregolare - ha dichiarato il presidente di Anicav Antonio Ferraioli. Le nostre aziende sono sempre state sensibili a queste problematiche, promuovendo tavoli di dialogo tra le parti in causa, pur nella consapevolezza della marginalità che il fenomeno rappresenta nello specifico campo del pomodoro da industria, la cui raccolta, come noto, viene effettuata per la quasi totalità meccanicamente". "Siamo - ha continuato Ferraioli- per trovare soluzioni concrete che impegnino tutte le organizzazioni, associazioni e sindacati, in uno con le Istituzioni. Qualsiasi 'fuga in avanti' dimostra un approccio demagogico che, oltre a non proporre alcuna soluzione, arreca non pochi danni ad un prodotto - il Pomodoro - uno dei maggiori simboli del made in Italy nel mondo, e a un settore che genera un importante fatturato ed un impatto occupazionale di non poco conto".

"L'atteggiamento della Flai Cgil nei nostri confronti - ha concluso Ferraioli - mi lascia perplesso, soprattutto in considerazione del grande lavoro sinergico che Anicav, Flai Cgil, Uila Uil e Flai Cisl stanno portando avanti anche sul tema della manodopera impiegata nella fase di trasformazione che ha visto la sigla, il 3 luglio scorso, dell'accordo con le OOSS regionali campane (il principale polo conserviero italiano) e il produttivo incontro dell'8 luglio scorso al tavolo istituito presso la Prefettura di Salerno". 

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