I numeri uno della cucina italiana e basca, Massimo Bottura e Ferran Adrià, insieme a Milano per il progetto del Refettorio ambrosiano lanciato, in occasione di Expo, dalla Diocesi di Milano e la Caritas Ambrosiana da una idea dello chef Bottura e del regista Davide Rampello a sostegno di ''chi si trova in difficoltà'' e per offrire ''un gesto educativo nei confronti del cibo e dell'esperienza umana''.
''Sono qui per appoggiare la geniale iniziativa del Refettorio'' scrive su Twitter Adrià, mentre lo chef modenese, dalla sede nell'ex teatro annesso alla parrocchia San Martino, sottolinea come sia ''eccezionale fare squadra per il cibo dell'anima'', tanto più in un luogo di arte e bellezza. ''Uno scambio umano e professionale che emoziona'' conclude Bottura.
In brigata col padre della cucina molecolare, fondatore del "El Bulli" in Costa Brava, cuochi e assistenti dell'Alma, la scuola internazionale di cucina italiana.
Il progetto del Refettorio Ambrosiano vede il coinvolgimento di 40 tra i migliori chef del mondo: questi artisti della cucina ideano e preparano menu partendo dalle eccedenze alimentari raccolte ogni giorno in EXPO, in collaborazione con il Future Food District di Coop, trasformate in piatti di alta cucina grazie a talento e creatività. L'idea è quella di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dello spreco alimentare: si stima che soltanto in Italia, il 25% del cibo acquistato ogni settimana venga gettato. Sostengono l'iniziativa del Refettorio Ambrosiano anche il Ministero dell'Ambiente, Expo 2015 spa, l'Alma Graduate School dell'Università di Bologna, l'Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea.
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