I birrai europei si impegnano a fornire ai consumatori informazioni nutrizionali e sugli ingredienti e sono stati inseriti nel rapporto 'Diete equilibrate e stili di vita salutari' organizzato da 'Food Drink Europe and Drink Week' presentato oggi ad Expo. Il rapporto riunisce i principali attori europei di tutto il settore alimentare e delle bevande e ne definisce gli impegni nei confronti dei consumatori per sostenere stili di vita salutari.
''Un passo importante - commenta Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra - perché oggi la legislazione comunitaria esonera i produttori di bevande alcoliche con contenuto alcolico superiore all'1,2% dall'obbligo di fornire informazioni nutrizionali e sugli ingredienti''. ''The Brewers of Europe - precisa Terzaghi - ha già etichetta il contenuto di alcol sulle marche di birra ma, d'accordo con le associazioni dei consumatori e in modo volontario, farà in modo che i cittadini abbiano accesso agli ingredienti e alle informazioni nutrizionali, consentendo loro di confrontarli con tutte le altre bevande a loro disposizione, sia analcoliche che alcoliche''. La birra è amata da 30 milioni di italiani e che riscuote sempre più successo tra le donne, in particolare per coloro che seguono una dieta mediterranea; inoltre, il suo ridotto contenuto di alcol la rende una bevanda ideale per i pasti, come avviene nel 70% dei casi di consumo. Nonostante questo, Assobirra ricorda la serie di aumenti delle accise che ha generato una situazione difficile da sostenere: basti pensare che su una birra da 66cl gli italiani pagano 46 centesimi di tasse (tra accisa e Iva), contro 21,3 degli spagnoli e i 19,5 dei tedeschi. (ANSA)