''Ostriche e mele sono una creazione
di Dio e ricette come quelle non si possono migliorare. Ma il
nostro compito è provarci''. Parte con questa sfida per lo chef
Adam Jones, ben interpretato da Bradley Cooper, il film ''Il
sapore del successo'', in Italia su grande schermo dal 26
novembre. In una Londra glamour e spietata per chi vuole
conquistare le ambitissime Tre Stelle Michelin, la pellicola
''narra bene la passione che serve per fare lo chef, e mette in
luce anche lo stress di un mestiere fuoriorario che spesso tiene
lontano dalla famiglia, soprattutto quando si hanno figli
piccoli'' commenta Alfonso Iaccarino, chef pluripremiato del
"Don Alfonso'' a Sant'Agata sui Due Golfi (Napoli) e firma della
ristorazione del Gran Melia Rome Villa Agrippina. Con la
polemica nella brigata di cucina tra chi sostiene che le
''padelle sono da museo'' e chi liquida la cottura a bassa
temperatura tanto in voga oggi come ''cucina col preservativo''
''si mette molto in evidenza in maniera esasperata - commenta
ancora Iaccarino - l'importanza di nuove attrezzature e
tecnologia, come gli abbattitori, il pacojet o il termomixer e .
Ma io difendo la cucina degli artigiani e della piccola pesca,
nonché la freschezza dei prodotti stagionali. Che tristezza
vedere quella omelette col burro, sapendo il valore che un buon
olio extravergine sa dare ad un piatto. Noi siamo il
Mediterraneo - sottolinea lo chef campano - e siamo convinti che
non si può essere il più grande chef del mondo senza grandi
prodotti. Purtroppo chi ha fatto da consulente per il film ha
scelto spesso prodotti ordinari, ma rimane un film imperdibile
per il soggetto e i riflettori puntati su un lavoro carico di
sacrifici e di soddisfazione''.
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