- ROMA - Tanti buoni pasti caldi, gentilezza e due parole amiche. Con questa 'ricetta' la Federazione italiana cuochi-Fic sta portando il suo sostegno alle popolazioni terremotate del centro Italia grazie al suo Dipartimento solidarietà emergenze Fic, con tanto di cucina mobile, che è stato già collaudato con successo nei terremoti dell'Abruzzo e dell'Emilia Romagna. Già 3mila i pasti serviti nei primi due giorni dal disastro.
Trenta i cuochi della federazione, sotto la regia del responsabile nazionale Roberto Rosati, mobilitati nella tendopoli di Accumuli, con la loro cucina mobile, mentre un'altra ventina di chef è andata a supportare le cucine degli campi di accoglienza. Da Roma coordina le operazioni Alessandro Circiello, presidente Federcuochi Lazio.
"Tutti i cuochi del Dipartimento solidarietà emergenze - dice Circiello all'ANSA -, oltre ad essere dei professionisti, sono stati formati per intervenire in caso di calamità, frequentando i corsi della Protezione Civile. Arrivano sul posto dove i terreni sono accidentati e devono montare le cucine, dormire nei sacchi a pelo e capire come recuperare l'acqua, perciò oltre alla volontà e allo spirito di adattamento, è necessario essere in grado di organizzare operativamente il lavoro".(ANSA).