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Da Almatò il gusto va in meta, campioni nel rugby ai fornelli

La cucina rivoluziona consistenze, tiramisù in spuma e biscotto

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA - Il rugby e la ristorazione sono un ambo vincente a Roma. A rinnovare questa solida tradizione è Almatò, locale di nuova apertura a Prati, a due passi dalla sede del tribunale e della Rai. In cucina e in sala prevale il fair play praticato nel rugby, in campo e nel terzo tempo quando la convivialità la fa da padrone.

L'insegna è la sintesi dei nomi dei tre giovanissimi soci, età media 28 anni: Alberto Martelli, Manfredi Custureri e Tommaso Venuti, rispettivamente responsabile di sala e sommelier, restaurant manager e chef del locale. Tre ragazzi romani, tre amici, accumunati da due grandi passioni: la buona tavola e la palla ovale. È proprio calcando l'erba di un campo da rugby, infatti, che i loro destini si sono incrociati.

Lo chef Tommaso Venuti può vantare un curriculum di tutto rispetto: innamorato dei fornelli sin da piccolo, si diploma all'Alma (Scuola Internazionale di Cucina Italiana) e successivamente si perfeziona alla corte di chef del calibro di Heinz Beck, a La Pergola (Roma), Antonino Cannavacciuolo, presso Villa Crespi Relais & Châteaux (Orta San Giulio - Novara), e Marcus Wareing, nel ristorante Marcus (Londra). "Allo chef Heinz Beck - ha detto - devo molto: nei quattro anni trascorsi a La Pergola posso dire di aver imparato il mestiere di cuoco, inteso non solo come filosofia culinaria ma anche come gestione di una cucina e di un ristorante". Alberto Martelli è invece nato e cresciuto nel ristorante che la famiglia gestisce da quattro generazioni nella Capitale. Mentre Manfredi Custureri si è avvicinato alla ristorazione quasi per caso, scoprendo negli anni di avere un talento naturale per il management.

Le proposte spaziano dalla cacio e pepe con i gamberi ai ravioli di coda, erbe amare, salsa mirepoix fino all'anatra, patata viola, cipollotto, lavanda. La carta dei vini, curata dal Alberto Martelli, è composta da circa 80 etichette (equamente suddivise tra bianchi e rossi) provenienti dai territori più interessanti del Paese e comprensiva di diverse referenze estere, Francia in primis.

Formula smart all'ora di pranzo che consente anche di consumare il pasto nella mezz'ora di break. La sera è possibile sperimentare tre menu degustazione, da cinque o sette portate, per scoprire una cucina che rivoluziona le consistenze.

Imperdibile il tiramisù, con spuma di mascarpone e un biscotto che concentra gusto e sapore del caffè e cacao. La domenica il ristorante è chiuso perché è il rugby-day per questi giovani campioni.(ANSA).

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