Paolo Magnabosco, tra gli autori dei disciplinari di produzione del prosciutto di Parma e di San Daniele, racconterà la sua esperienza con la Danimarca dove commercializza oltre due milioni di suini e circa 45 mila riproduttori all'anno (tutti allevati in patria) con un consolidato mercato europeo che interessa soprattutto Germania, Polonia, Italia e Croazia e Olanda.
"Un allevatore danese che da tempo svolge la sua attività senza fare ricorso alcuno ad antibiotici - anticipa Magnabosco - spiegherà ai colleghi italiani la sua metodologia di lavoro. Questa scelta chiama in causa diversi ambiti e figure dell'organizzazione aziendale, dal management alla tecnica, ma la progressiva riduzione dell'uso di antibiotici nell'allevamento degli animali è sempre più richiesta dal mercato, in una prospettiva di maggiore salubrità della carne che arriva sulle tavole dei consumatori".
Le aziende danesi stanno cercando partner italiani sia fra le imprese di trasformazione interessate a diffondere il prodotto, che negli allevamenti. In Danimarca, dove uno specifico regolamento classifica favorevolmente gli allevamenti in base al minor uso possibile di antibiotici, fissando limiti massimi che in futuro non potranno essere oltrepassati pena la chiusura, i maiali vengono allevati fino a 100/120 kg e poi macellati. Non così in Italia, dove si arriva anche ai 170 kg e ci sarebbe quindi la possibilità di 'esportare' questa metodica al suino pesante, aumentando in misura significativa la disponibilità di materia prima.
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