"Sos nelle fattorie dove con la crisi
le stalle chiudono e sono scomparsi due milioni di animali tra
mucche, maiali e pecore mettendo anche a rischio il primato
dell'enogastronomia Made in Italy con la dipendenza dall'estero
che per carne, salumi, latte formaggi che è vicina al 40%". E'
l'allarme lanciato da Coldiretti in occasione della tradizionale
benedizione San Antonio Abate, Patrono degli animali, che
coinvolge milioni di italiani con i loro amici nelle piazze e
parrocchie di tutta Italia. "Quest'anno - prosegue
l'organizzazione agricola - il centro della Festa è a Piazza San
Pietro a Roma dove sono giunti migliaia di allevatori con una
vera e propria Arca di Noe' dove ci sono tra gli altri la
bellissima mucca pezzata rossa, la maestosa piemontese, l'asino
ragusano, il leggendario cavallo italiano da tiro, le storiche
pecore di razza sopravissana originaria delle aree del
terremoto, la capra capestrina, i caratteristici maiali di cinta
senese con una banda bianca sul manto e molte altre razze mai
viste prima tutte assieme, nella più grande "stalla" mai aperta
al pubblico nel centro della Capitale per iniziativa
dell'Associazione italiana Allevatori (AIA) e della Coldiretti".
"Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di
animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e
soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e
il degrado spesso da intere generazioni" - affermato il
presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare
che "in pericolo c'è un patrimonio culturale, ambientale ed
economico del Paese.
Nonostante una importante attività di recupero - conclude
Coldiretti - in Italia sono minacciate di estinzione 130 razze
allevate tra le quali 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di
capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini,
sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale della precedente
programmazione.
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