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Coldiretti, stalle evacuate nelle zone terremotate per salvare animali

'Corsa contro il tempo in collaborazione con allevatori'

Redazione ANSA ROMA

- ROMA - Sono iniziate le operazioni di evacuazione delle stalle crollate o lesionate con il trasferimento degli animali sfollati in strutture più sicure dopo che centinaia di mucche e pecore sono morte per i crolli o per l'impossibilità di garantire ricoveri caldi e il giusto nutrimento. Lo rende noto la Coldiretti che, in collaborazione con l'Associazione Italiana Allevatori, ha avviato i trasferimenti. "Una corsa contro il tempo - sottolinea la Coldiretti - con la mobilitazione dei trattori per liberare le strade da neve e ghiaccio e raggiungere le stalle isolate da giorni dove occorre garantire l'operatività degli impianti di mungitura e abbeveraggio ma anche la consegna dei mangimi, fino ad arrivare al trasferimento degli animali su mezzi idonei ed alla loro sistemazione in nuovi ricoveri". "Operazioni faticose rese possibili da un' estesa rete di solidarietà degli allevatori italiani - continua Coldiretti - e dalla collaborazione dell'esercito e protezione civile". Sono circa tremila secondo la Coldiretti le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve nelle aree del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpite dal terremoto dove si contano casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite, difficoltà per garantire l'alimentazione degli animali, ma anche per le consegne con tonnellate di latte che da giorni si è costretti a gettare a causa dell'isolamento e delle difficoltà di circolazione. Coldiretti - conclude la nota - "sta lavorando sull'ordinanza 'azzeraburocrazia' che autorizza finalmente gli allevatori a comprare direttamente tutto ciò che serve per garantire la continuità produttiva delle proprie aziende a fronte di un rimborso pubblico previsto fino al totale delle spese sostenute".

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