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Ortofrutta, Patto per dare equità a una filiera da 15 miliardi

Cia, su 100 euro spesi dal consumatore solo 6 al produttore

Redazione ANSA ROMA

Dare vita ad un Patto di sistema dell'ortofrutta italiana per riequilibrare la ripartizione del valore a beneficio degli agricoltori, stimolando processi di aggregazione tra i produttori e costruire relazioni più e innovative lungo tutta la filiera, distribuzione compresa. Tutto questo per un comparto superstar del made in Italy da 15 miliardi di euro, che deve saper rispondere alle prossime eco sfide fissate dal Green Deal. E' il messaggio lanciato da Cia-Agricoltori Italiani nel primo di due appuntamenti dedicati al settore nell'Anno Internazionale della Frutta e della Verdura 2021 promosso dalla Fao. Un comparto, ricorda Cia, che sta reggendo all'urto della pandemia con picchi di vendite del 13% durante il lockdown e acquisti sostanzialmente stabili per tutto il 2020.

Eppure su 100 euro spesi dal consumatore, stima Cia, al produttore ne rimangono in tasca solo 6-8 euro per l'ortofrutta fresca, che diventano meno di 2 euro per quella trasformati.

Diversi i fattori che ostacolano il giusto reddito a chi i produce, si va dalla deperibilità, ai costi di energia, packaging e trasporti, ma ad incidere è anche la complessità delle relazioni tra gli attori di una filiera molto frammentata che ha difficoltà ad attuare strategie condivise di sistema. "Le strategie che permettono di poter trattenere una quota maggiore di valore aggiunto - ha detto il presidente del Gruppo Ortofrutta di Cia, Antonio Dosi - passano per l'aggregazione, le azioni di promozione unitarie, lo sviluppo dell'economia contrattuale, il contrasto alle pratiche commerciali sleali e l'operatività piena dell'interprofessione". Accanto a questo percorso, è necessario incoraggiare un Patto lungo la catena per eliminare inefficienze, aumentare la competitività del settore e ridurre gli squilibri. 

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