Con la legge Bersani 248 del 2006 si prevedeva la distinzione tra pane fresco artigianale e pane ottenuto da prodotti intermedi di panificazione da attuarsi con decreto legislativo che poi non ci fu anche perché cadde il governo. Ora il governo ha ripreso anche il percorso su questo fronte ma il decreto non basta, ci vuole un nuovo e più attuale quadro legislativo che accompagni gli acquirenti con informazioni più efficaci e veritiere e consenta inoltre alle imprese di panificazione di aumentare e valorizzare le peculiarità artigianali".
La proposta di legge prevede espressamente al comma 4 dell'articolo 2 che "è fatto divieto di utilizzare la denominazione di pane fresco per il pane destinato ad essere posto in vendita il giorno successivo a quello in cui è stato completato il processo produttivo, indipendentemente dalle modalità di conservazione adottate, nonchè per il pane posto in vendita successivamente al completamento della cottura di pane precotto, comunque conservato e per il pane ottenuto dalla cottura di prodotti intermedi di panificazione, comunque conservati". (ANSA)
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