A quasi un mese dall'apertura della vendemmia in Italia, i dati sono confortanti, si parla gia' di un'annata ottima dal punto di vista qualitativo con un produzione stimata in aumento dal 5 al 10 per cento rispetto ai valori minimi dello scorso anno. E' quanto afferma la Coldiretti nel tracciare un bilancio a quasi un mese dall'inizio della vendemmia in Italia che attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da occupazione a 1,25 milioni di persone. "Ci sono le condizioni per una annata da ricordare nel settore del vino che ha fatto segnare un valore record nelle esportazioni - si legge nella nota - con un incremento del 6 per cento in valore delle esportazioni, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi 5 mesi del 2015". E' presto pero' per cantare vittoria perche molto dipenderà dal mese di settembre nel corso del quale si concentrano le operazioni di raccolta, anche se la Coldiretti spinge per previsioni positive: "una produzione annuale che oscilla tra i 44 ed i 46 ettolitri al litro stimati da Assoenologi con una indicazione a livello regionale di aumenti dal 5 al 10 per cento per Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, Valle d'Aosta, Sicilia, Liguria, Friuli, Marche, Molise, Basilicata e Calabria, incrementi superiori al 10 per cento per Lazio, Umbria, Trentino Alto Adige, Puglia, Campania ma sostanziale stabilità in Lombardia e un calo del 5 per cento in Toscana".
"Le condizioni climatiche con il grande caldo hanno accelerato i processi e - precisa la Coldiretti - anticipato la raccolta che si classifica come la seconda piu' precoce dal dopoguerra, seconda solo a quella del 2003, l'anno di una storica siccità, quando iniziò il 2 agosto".