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Al MANN aspettando i Gladiatori l'anteprima è digitale

Archeologico Napoli, dal 13 gennaio parte racconto sulle piattaforme

Redazione ANSA NAPOLI

MUSEO MANN (NAPOLI)  - Il fascino dei Gladiatori in un racconto digitale, gli elmi, i pugnali, ma anche il coperchio di una cassetta medicale, le raffigurazioni meno note: parte dal 13 gennaio sulle piattaforme social del MANN una anteprima della mostra (in attesa della riapertura dei musei, calendarizzata il prossimo 8 marzo,) che riunirà per la prima volta la collezione di 50 armi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e un totale di 160 opere, in collaborazione con l'Antikenmuseum di Basilea, in sinergia con il Parco Archeologico del Colosseo e con il contributo di Intesa Sanpaolo. Fulcro della mostra (direttore del MANN Paolo Giulierini, progetto scientifico a cura di Valeria Sampaolo; coordinamento di Laura Forte) sarà, naturalmente, la sezione sulle armi dei Gladiatori, in dialogo con rilievi e stele funerarie da Roma, Avenches, Augusta Raurica, Basilea. L assaggio virtuale a misura di social segue il progetto scientifico dell'exhibit. Sei le sezioni: dal funerale degli eroi al duello per i defunti; i gladiatori e le loro armi; dalla caccia mitica alle venationes; vita da Gladiatore; gli anfiteatri della Campania; i Gladiatori in casa e sui muri. Si parte dal cratere con le esequie di Patroclo (il vaso in terracotta, alto circa un metro e mezzo, da Canosa e risale al 340-320 a.C.).

Tra le opere che saranno raccontate sul web, la spada con fodero del I sec. d.C., realizzata in ferro, osso, legno e bronzo e ritrovata nel Portico dei Teatri di Pompei nel 1768; l'elmo di mirmillone con personificazione di Roma, Barbari, prigionieri, trofei e vittorie (seconda metà del I sec. d.C.).Per la sezione sulla caccia con animali, momento molto ricercato durante gli spettacoli gladiatorii, scelto il rilievo in marmo (II sec. d.C.) dall'Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere: nella raffigurazione, Pluteo e la caccia di Meleagro ed Atalanta. Una delle peculiarità dell'allestimento sarà l'attenzione rivolta alla dimensione quotidiana nella vita dei Gladiatori: tra i reperti presentati online vi sarà il coperchio della cassetta medicale in bronzo ed argento ageminato (I sec. d.C.), proveniente da Ercolano e custodito nelle collezioni del MANN.

Piccola anteprima anche per la ricostruzione digitale dell'Anfiteatro di Pompei (Altair 4 Multimedia) con la sequenza delle pitture ormai perdute Ospite della mostra il Mosaico Pavimentale di Augusta Raurica (sezione "I Gladiatori in casa e sui muri"), per la prima volta al di fuori del territorio elvetico dopo il restauro integrale: l'opera, che risale alla fine del II sec. d.C. Tra le prossime iniziative digitali del MANN, entro la primavera, partirà la nuova piattaforma ICT che consentirà una visita virtuale con guida reale remota (funzionalità e-learning). Sul fronte del gaming, in arrivo (con Tuo Museo) il sequel di "Father and son" e l'inserimento del MANN nell'ecosistema virtuale di MineCraft. 

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