Il comparto turistico-ricettivo
torinese, fiaccato da un anno di pandemia che ha determinato una
perdita di quasi 3 milioni di presenze turistiche, non potrà
reggere altre chiusure. A un anno dal primo lockdown, e di
fronte a un'altra Pasqua cancellata, Federalberghi Torino lancia
l'allarme e auspica che le attuali settimane di zona rossa
rappresentino l'ultimo necessario sacrificio per uscire
dall'emergenza sanitaria e salvare almeno la seconda parte del
2021.
"Queste settimane di zona rossa devono essere l'ultimo
sacrificio richiesto agli italiani, non si tratta più di un
semplice auspicio ma di una formale richiesta perché il nostro
settore non potrà reggere altre restrizioni agli spostamenti e
chiusure a singhiozzo che penalizzano i flussi turistici, sia
business che leisure - dichiara Fabio Borio, presidente di
Federalberghi Torino - Riteniamo fondamentale che la campagna
vaccinale venga potenziata in modo da consentire almeno una
graduale ripresa degli spostamenti nel corso dell'estate.
Grecia, Regno Unito, Spagna e Portogallo sono pronti a riaprire
ai turisti, l'Italia che fonda sul turismo il 13% del suo Pil
non può restare il fanalino di coda".
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