Dopo circa tre ore di camera di
consiglio, nel pomeriggio il Gup Antonella Guidomei del
Tribunale di Ravenna ha rinviato a giudizio il 52enne
dermatologo Matteo Cagnoni per l'omicidio pluriaggravato e
l'occultamento del cadavere della moglie, la 39enne Giulia
Balestri uccisa il 16 settembre scorso a bastonate in testa
all'interno di una villa di famiglia da tempo disabitata della
città romagnola. La prima udienza in Corte d'Assise è stata
fissata per il 10 ottobre. Mentre il 4 luglio ci sarà udienza
interlocutoria per la formazione del fascicolo.
La difesa - avv. Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti -
aveva invece chiesto il non luogo a procedere sollevando quattro
eccezioni di nullità-inammissibilità per altrettanti atti
d'indagine. Ovvero l'autopsia; l'analisi del contenuto gastrico
per la determinazione dell'orario della morte; le
intercettazioni telefoniche; e l'analisi della scheggia di legno
trovata nei jeans dell'imputato e presumibilmente appartenente
all'arma del delitto, un tronco di pino.
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