(ANSA) - BOLOGNA, 4 DIC - Siglato tra Emilia-Romagna e Repubblica di San Marino un protocollo per favorire lo scambio di prestazioni sanitarie, ambulatoriali e di ricovero e per promuovere la presa in carico del paziente così che, indipendentemente dal luogo di cura, possa essere inserito all'interno dello stesso percorso diagnostico-terapeutico ed assistenziale. E' quanto si legge in una nota della Regione.
Al centro dell'intesa, che avrà durata quinquennale eventualmente rinnovabile - si legge nella nota - "lo scambio e la fornitura di prestazioni, per garantire un sistema integrato di servizi in molteplici ambiti, tra cui ricoveri, visite e prestazioni ambulatoriali, attività amministrative, iniziative sulla sicurezza alimentare, razionalizzazione della spesa, formazione del personale".
L'accordo punta a "un sistema integrato di servizi sanitari e socio-sanitari nei seguenti ambiti: ricoveri erogabili presso le strutture pubbliche e private accreditate di San Marino a favore di residenti della Regione Emilia-Romagna; ricoveri per residenti di San Marino presso strutture sanitarie pubbliche e private accreditate della Regione Emilia-Romagna; visite prestazioni ambulatoriali erogabili da Unità Operative pubbliche e private accreditate di San Marino con piano di fornitura, in particolare per prestazioni specialistiche con tempi di attesa critici".
Inoltre, viene spiegato, "visite e prestazioni ambulatoriali erogabili da Unità operative pubbliche e private accreditate della Regione Emilia-Romagna a favore di cittadini sammarinesi; visite su determinate attività specialistiche erogate a favore di cittadini sammarinesi; attività di supporto in campo amministrativo nell'ambito, in particolare, del servizio farmaceutico, di provveditorato ed economato, dei servizi tecnici e dell'ingegneria clinica; attività di scambio nel settore del sangue, degli emoderivati e della medicina trasfusionale".
E' poi prevista una collaborazione tecnico-scientifica con l'elaborazione "di documenti condivisi in ambito di: accreditamento istituzionale; sviluppo del Sistema informativo sanitario e socio-sanitario integrato; sanità pubblica, con particolare riguardo alla sicurezza alimentare, alla promozione di sani stili di vita e alla prevenzione delle malattie infettive anche in contesti emergenziali; ricerca e sperimentazione in ambito clinico, terapeutico e socio-sanitario, anche per i progetti finanziati dall'Unione europea; accordi con Organismi internazionali; promozione di programmi di razionalizzazione della spesa anche attraverso la partecipazione a sistemi di acquisto centralizzati; formazione in ambito sanitario, socio-sanitario ed amministrativo; sviluppo dei sistemi di gestione del personale. (ANSA).