BRUXELLES - "L'Ue ha un quadro normativo solido per la proprietà intellettuale, ma il sistema attuale deve diventare più efficace. E' troppo frammentato e costoso. Deve essere adeguato alle sfide dell'era digitale e dell'ambiente". Lo ha detto lunedì il commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton, durante un'audizione al Parlamento Europeo. Il commissario ha ribadito che la creazione di un sistema unico Ue di brevetti è una delle sue priorità per il post coronavirus.
"Si tratta di sviluppare soluzioni che permettano di condividere le tecnologie. E' una questione di competitività" ha detto Breton. Già nel 2012, ricorda il sito di informazione europea Euractiv, gli stati membri e il Parlamento Ue, avevano concordato un piano per i brevetti che includeva la creazione di un brevetto unico europeo e un Tribunale unificato per i brevetti (Upc) per armonizzare il sistema.
Per entrare in vigore dovrebbe essere però ratificato dalla Francia, il Regno Unito e la Germania, che rilasciano il numero maggiore di brevetti. Ma lo scarso marzo la Corte costituzionale federale tedesca ha dichiarato incostituzionale l'approvazione da parte del Bundestag dell'Accordo per una Corte unificata per i brevetti (Upca), in quanto è stato approvato senza la maggioranza qualificata. Anche il Regno Unito ha dichiarato recentemente che non intende più partecipare all'Upc.